Sei Dee già Pulp

Cooperative politeiste non dogmatiche --> https://plus.google.com/115879946708164944187/about
[qui è dove si scopre che l' #evasione di Italia, Grecia, Spagna e Portogallo è quasi il doppio della media degli altri Paesi e che sono gli aggiustamenti di #bilancio, in questo contesto, a far crescere la #disoccupazione] #Austerità ed economia sommersa nell’ #Eurozona - http://www.economiaepolitica.it/europa-...
- La presenza di una dimensione elevata dell’economia sommersa proprio in quei paesi in cui la recessione è più marcata mette in moto un meccanismo perverso: la dimensione degli aggiustamenti strutturali necessari a mantenere in equilibrio i conti pubblici risulta tanto più grande quanto è maggiore l’economia sommersa. Il meccanismo si autoalimenta: maggiore l’economia sommersa, maggiore è la quota del PIL che sfugge al fisco, maggiori saranno le manovre restrittive di politica fiscale necessarie a far quadrare i conti pubblici, maggiore l’effetto sulla disoccupazione. La scarsità di risorse pubbliche disponibili rende impossibile implementare meccanismi redistributivi che allevino gli effetti della disoccupazione e del crollo della domanda accentuando sempre più la differenza fra ricchi e poveri. - Sei Dee già Pulp
Purtroppo, non fa una grinza. - Marco Beccaria
in effetti no, temo che sia intorno al modo di far emergere l'economia sommersa che le ricette si differenzino - thomas morton ☢
V. infatti la discussione infinita svolta qui: http://friendfeed.com/la-stan... - Sei Dee già Pulp
▶ Nick Cave & PJ Harvey - Henry Lee on The White Room - YouTube - http://www.youtube.com/watch...
▶ PJ Harvey - Dress (Live V2003) - YouTube - http://www.youtube.com/watch...
[nodi, pettine, quella roba lì...] #Corruzione, salta l'esame del #ddl al Senato. Barricate di Ncd e Fi sulla #prescrizione - http://www.rainews.it/dl...
- Area Popolare di Alfano non voterà la riforma, perché contraria alla modifica del governo che alzerebbe fino a 18 anni il tempo in cui si prescrive il reato di corruzione. L'ipotesi discussa ieri nella riunione di maggioranza sulla prescrizione, prevede - a quanto si apprende - un intervento sull'art. 161 del codice penale, per innalzare da un quarto alla metà il tempo da calcolare, in aggiunta al massimo della pena, per arrivare alla prescrizione del reato. La modifica, su cui Ncd non concorda, alzerebbe fino a 18 anni il tempo in cui si prescrive il reato di corruzione. L'articolo 161 dice attualmente che "in nessun caso l'interruzione della prescrizione può comportare l'aumento di più di un quarto del tempo necessario a prescrivere". Le modifiche discusse ieri, sostenute dal Pd, puntano ad alzare l'aumento da un quarto alla metà. In sostanza, se prima della legge Severino il reato di corruzione si prescriveva in 7 anni e mezzo e dopo la Severino in 10, se passasse l'insieme di misure allo studio, ci vorrebbero fino a 18 anni perché il reato di corruzione cada in prescrizione. Il ddl anticorruzione in discussione al Senato prevede infatti per la corruzione semplice di innalzare a 10 anni la pena massima, che è quella sulla quale si calcola la prescrizione. A questa cifra andrebbe aggiunta la quota non più di un quarto, ma della metà, ossia 5 anni. Infine vanno calcolati i 3 anni di sospensione previsti, per tutti i reati, nello stesso testo del governo: due dopo la condanna in primo grado e uno dopo la condanna in appello. - Sei Dee già Pulp
[e il premier israeliano li denuncia...] Il movimento #Victory15 sta portando avanti una campagna #contro la rielezione di #Netanyahu. Gli attivisti non sostengono un partito in particolare, ma vogliono cambiare il governo del paese. http://www.youtube.com/watch...
- Il 17 marzo in Israele si vota per rinnovare il parlamento. Il primo ministro Benjamin Netanyahu spera nella rielezione per un quarto mandato. Secondo gli ultimi sondaggi, le elezioni saranno segnate dal testa a testa tra il Likud di Netanyahu e l’Unione sionista, la coalizione di opposizione formata da Isaac Herzog, il leader dei laburisti, e dal partito di centro dell’ex ministra della giustizia Tzipi Livni. Le elezioni anticipate sono state fissate a dicembre, dopo la crisi politica seguita alla decisione di Netanyahu di rimuovere Livni e il ministro delle finanze Yair Lapid, che avevano attaccato il governo. Il movimento Victory 15 sta portando avanti una campagna contro la rielezione di Netanyahu. Gli attivisti non sostengono un partito in particolare, ma vogliono cambiare il governo del paese. L’obiettivo del gruppo è reclutare migliaia di volontari che girino il paese per convincere gli elettori ad andare a votare per cambiare il governo. Per farlo è stato chiamato Jeremy Bird, lo stratega politico che ha pianificato la campagna per la rielezione del presidente statunitense Barack Obama nel 2012. Netanyahu ha denunciato il gruppo, sostenendo che la sua attività e i suoi finanziamenti sono illegali. (...) --> http://www.internazionale.it/notizie... - Sei Dee già Pulp
Nel giorno del #TTIPtuesday oltre 300 organizzazioni UE chiedono #StopTTIP | Stop TTIP Italia - http://stop-ttip-italia.net/2015...
- Con una lettera ai Parlamentari europei, più di 300 organizzazioni della società civile europea chiedono lo stop ai negoziati TTIP e TiSA e la non ratifica dell’accordo di libero scambio con il Canada, il CETA. L’iniziativa avviene durante il #TTIPtuesday day, la giornata di pressione via twitter che chiede al Parlamento europeo di tenere in seria considerazione le questioni sociali, ambientali ed economiche del TTIP nella risoluzione in via di redazione nelle stanze di Bruxelles. Tutto in vista della grande mobilitazione europea del 18 aprile, quando da entrambe le sponde dell’Atlantico i movimenti sociali chiederanno a gran voce di bloccare i negoziati TTIP e TiSA. - Sei Dee già Pulp
[la 'nuova' #lega...] #PiazzaPulita, #Buonanno shock contro i #rom: "Siete la #feccia della società". Lo ha fatto rispondendo a Djana #Pavlovic, attrice e attivista serba (naturalizzata italiana) di etnia rom. - http://video.repubblica.it/politic...
- Prima di andare via, Buonanno si è avvicinato alla Pavlovic per salutarla, ma lei - indignata per gli insulti ricevuti - non gli ha stretto la mano. "Avete visto? Questa è l'integrazione" - ha tuonato l'europarlamentare. - Sei Dee già Pulp
Grazie del permesso. È anche vero che non mi hai mai invitato alle tue nottate sardanapalesche, quindi dopo essermi fatto la tristissima sega quotidiana delle sette meno un quarto devo pur trovare qualcosa per ammazzare il tempo. - GhostwritersOnDemand
[...] #Primarie in #Campania: #DeLuca vince col 52%, in 157mila ai seggi - http://www.ansa.it/campani...
- (...) "Sarà una rivoluzione democratica", ha commentato a caldo De Luca arrivando nel cuore della notte a Napoli, nella sede regionale del Pd. "E' stata una sfida eroica - ha aggiunto - E' stato un voto libero e ora si apre una fase di unità e concretezza dei programmi. La vera competizione sarà quella di maggio e non sarà una passeggiata, ma sono fiducioso", ha sottolineato riferendosi alla sfida che l'attende con il candidato del centrodestra, che quasi certamente sarà il Presidente uscente della Regione, Stefano Caldoro. Si riproporrà, così, la competizione di cinque anni dalla quale De Luca uscì sconfitto e alla quale l'ex sindaco arriva con rapporti con il Pd non proprio serenissimi. Non è mistero che fino alla fine si è tentato di evitare le primarie svoltesi ieri (rinviate per quattro volte) indicando un candidato unitario. E sempre nel cuore della scorsa notte, quando la sua vittoria appariva ormai certa, rispondendo ai giornalisti, De Luca ha detto che fino a quel momento "non aveva sentito nessuno da Roma". Da vincitore, De Luca ha espresso anche la sua opinione sulle primarie che ha sempre chiesto con forte determinazione e che, a scrutinio quasi completato, ha definito una "esperienza democratica" che "ci dà fiducia e slancio". E su Saviano, che ha detto di rispettare, ha affermato che lo scrittore "ha sbagliato a fare quell'appello al non voto. Io - ha aggiunto - non lo avrei fatto. Da lui mi sarei aspettato un appello alla partecipazione''. Ma già nella notte De Luca ha parlato guardando alla prossima campagna elettorale. "Sono convinto che Napoli e la Campania hanno un ruolo trainante per l'Italia. Ci sono tante tragedie, ma - ha concluso - ma anche tante energie e questa giornata ci da tante speranze". - Sei Dee già Pulp
Io capisco le antipatie personali, ma ci sono metodi per avere elezioni regolari e prassi per avere voti inquinati. A te quale sembra il metodo democratico, Camillo? Non era "una testa, un voto"? Così, giusto per capire come ragioni... - Sei Dee già Pulp
[capolavoro!] Landini annuncia: “Per evitare future scissioni creerò direttamente due partiti” – Lercio - http://www.lercio.it/landini...
[la riconosciamo ma con due punti di vista differenti, ovviamente...] #Camera vota su #Palestina: via libera a #riconoscimento. Ma la maggioranza si divide. - http://www.repubblica.it/politic...
ROMA - L'aula della Camera ha approvato con 300 voti favorevoli e 45 contrari la mozione presentata dal Pd per il riconoscimento della Palestina. Approvata, con 237 voti favorevoli e 84 contrari, anche la mozione presentata da Ncd. Pur con esito positivo per entrambe le proposte, la maggioranza si è divisa sul riconoscimento della Palestina e nella minoranza dem si sono riacuite le fibrillazioni per la posizione assunta dal governo. Non c'è stata, infatti, una mozione unitaria da votare in aula, ma due documenti differenti: uno di Ap-Ncd più Scelta civica; l'altro del Pd (già sconquassato dallo scontro finale interno sulla riunione convocata dal premier al Nazareno). L'esecutivo ha fornito il placet a entrambe, e nella sinistra Pd c'è chi non ha gradito. La proposta di Area popolare non prevede espressamente il riconoscimento diretto della Palestina ma lo subordina a un primo passaggio. Impegna, infatti, il governo "a promuovere il raggiungimento di un'intesa politica tra il gruppo islamico Hamas e il suo antagonista laico Al-Fatah che, attraverso il riconoscimento dello stato d'Israele e l'abbandono della violenza determini le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese". La mozione del Pd è invece più esplicita sulla strada del riconoscimento dello Stato palestinese. (...) - Sei Dee già Pulp
Qui ci sono tutte le mozioni proposte: http://www.camera.it/leg17... - Sei Dee già Pulp
L' #intervista completa di Yanis #Varoufakis a #CharlieHebdo sulla #Grecia e sull'accordo raggiunto all'Eurogruppo - http://www.nextquotidiano.it/i-debit...
[titolo fuorviante. Meglio leggere tutto il ragionamento di ‪#Varoufakis‬, per comprendere bene perché non si tratta di salvare la ‪‎Grecia‬, ma di costruire un'‪‎Europa‬ realmente unita e solidale] - [D.] Il dibattito attuale si concentra sull’alleggerimento del debito. Ma i greci non dovrebbero rimborsare quello che hanno ricevuto in prestito? [R.] Questo modo di presentare le cose si fonda su due nozioni problematiche: quella di responsabilità collettiva e quella di punizione collettiva. Entrambe sono bandite -mi permetto di ricordarlo- dalla convenzione di Ginevra. Prima della crisi, solo una minoranza dei greci ha approfittato della fase di crescita, artificialmente sostenuta dal debito, mentre la maggior parte della popolazione non ce la faceva ad arrivare a fine mese; dopo la crisi, chi ha dovuto pagare? Ancora una volta, non chi aveva guadagnato con la fase di crescita precedente (e le cui ricchezze sono finite a Ginevra, a Londra o a Francoforte) ma quelli che non ci avevano ricavato niente. Dire oggi : «i greci devono pagare» -una richiesta che sembrerebbe ragionevole- significa esigere nuove sofferenze alle vittime di sempre. È un atteggiamento del tipo “occhio per occhio, dente per dente”, una specie di economia biblica che mette in ginocchio tutta l’Europa. [D.] È possibile superare il conflitto fra debitori e creditori in Europa? [R.] Assolutamente sì. Per riuscirci bisognerà, però, cominciare a considerarci cittadini di un’Europa unita, con ambizioni condivise ed eguali diritti politici. Del resto, è proprio così che le democrazie borghesi sono nate: liberandosi del pregiudizio assurdo che solo i proprietari potessero votare, e superando l’idea ancor più retriva che si potesse imprigionare un debitore insolvente – e revocargli i diritti politici. [D.] Come si rivolgerebbe ai contribuenti tedeschi o francesi? [R.] Comincerei spiegando loro che dietro un debitore irresponsabile c’è un creditore irresponsabile. Prima del 2010, un’abbondante disponibilità di capitali ha generato in Grecia uno tsunami di prestiti predatori. Nel 2010, le cose sono cominciate ad andare male e l’Europa ha deciso di far pagare a noi e a voi, ai contribuenti, le perdite del settore finanziario. Il peso che grava oggi sulle spalle dei contribuenti greci è semplicemente insostenibile. Perché la Grecia possa rimborsare quello che avuto in prestito, l’Europa deve creare le condizioni di una nuova fase espansiva, che generi prosperità. Questo vuol dire mettere fine all’austerità punitiva ed assurda che è imposta oggi. Nel medioevo, i “medici” prescrivevano dei salassi, che erano spesso la causa di peggioramenti ulteriori dello stato di salute del paziente; a questi il medico reagiva con nuovi salassi. Ecco il tipo di “razionalità” che illustra perfettamente il metodo attuale dell’Europa: più l’austerità fallisce, più la si prescrive. - Sei Dee già Pulp
- (...) Siamo arrivati al governo perché il centrosinistra e il centrodestra sono stati incapaci di creare un’architettura economica e monetaria sostenibile, ma soprattutto perché non hanno saputo reagire adeguatamente al tracollo di quel sistema. Per un sussulto della storia, a Syriza è toccato il triste onore di riparare i danni fatti dai partiti e dalle istituzioni dell’establishment. Ma se i governi democratici e europeisti -come quello a cui appartengo- saranno soffocati, e i loro elettori lasciati alla disperazione, i soli a guadagnarci saranno i fanatici, i razzisti, i nazionalisti, chi capitalizza sulla paura e sull’odio. Ai miei omologhi dico: se pensate che vi convenga abbattere un governo progressista come il nostro, subito dopo la sua elezione, allora aspettatevi il peggio. - Sei Dee già Pulp
the JackaL - Gli effetti di Birdman sugli effetti di Gomorra sulla gente - https://www.facebook.com/video...
▶ 01 Get Ready - BIRDMAN OST - YouTube - http://www.youtube.com/watch...
#Renzi scherza sul suo #inglese: ''E' incredibile e perfetto, ma parlerò in italiano''. - http://video.repubblica.it/dossier...
- Il mio portavoce è terrorizzato dall'idea che io parli inglese. --> http://www.huffingtonpost.it/2015... - Sei Dee già Pulp
HAHAHA la faccia visibilmente terrorizzata del portavoce - M.
[e niente...] Gennaro #Migliore si ritira dalle #primarie #Pd della #Campania. La decisione dopo l'incontro con Matteo #Renzi - http://www.huffingtonpost.it/2015...
- Dopo un incontro tra Matteo Renzi e Gennaro Migliore a Palazzo Chigi, è stato reso noto che quest'ultimo non sarà più candidato alle primarie di domenica primo marzo. Il deputato PD dunque non sarà più in corsa per la carica di governatore della Campania. Restano in campo Andrea Cozzolino, Vincenzo De Luca, il socialista Marco Di Lello e Aniello Di Nardo (Idv). Ieri La lettera di addio al PD del l’europarlamentare Massimo Paolucci che ha denunciato la presenza massiccia di uomini di forza Italia nelle primarie democratiche. In giornata si capiranno, invece, le motivazioni di Migliore. Passato nel giro di pochi giorni da candidato unitario a candidato solitario, avendo perso l’appoggio di coloro che avevano chiesto e firmato per la sua presenza nella competizione. - Sei Dee già Pulp
«Io, cosentiniano, pronto a votare per Cozzolino» http://corrieredelmezzogiorno.... - cogitabondo
[quiz facile facile - RISOLTO (*)] Rivedendo dei vecchi video in cui l'estetica tendeva a prevalere sulla musica, ho trovato il pattern comune alle tre front-woman. Tre successi degli anni 80. Tre bellezze che avevano solo gli occhi chiari in comune. Chi indovina tutto vince la gloria e basta. ;) (*) Video e risposte nei commenti.
la prima è quella dei transvision vamp - elrocco
io dico solo che nel 1982 tornai da londra con un CALENDARIO di kim wilde - vic
[la partita continua...] #Grecia. Corruzione, evasione fiscale, salario minimo: partita la mail con la lista delle #riforme di #Tsipras. Attesa la risposta di Ue e Fmi - http://www.huffingtonpost.it/2015...
- (...) Si tratta di una missiva di tre pagine, in cui vengono enumerate le iniziative contro la corruzione, l’evasione fiscale, le mosse principali per riformare l’apparato dello stato e le priorità giudicate assolutamente necessarie per far fronte alla crisi umanitaria in cui è precipitata la Grecia, dopo anni di austerità. Secondo quanto reso noto da collaboratori del primo ministro greco “non c’ è una analisi dettagliata a livello economico, ma si tratta di un’immagine di insieme, che mette a fuoco, soprattutto, la volontà politica di raggiungere questi obiettivi”. In serata, dovrebbe arrivare una prima risposta da parte dell’Europa e dell’Fmi, in modo da poter giungere, entro domani sera, al testo definitivo e far ripartire, in seguito, il finanziamento della Grecia da parte dei partners internazionali. Uno dei più stretti collaboratori di Alexis Tsipras, il ministro alla presidenza del consiglio, Nikos Pappàs, intervistato dalla televisione greca Mega ha voluto sottolineare che “le valutazioni necessarie verranno fatte in base a questo nuovo insieme di obiettivi e priorità, non sulla realizzazione di quanto concordato in precedenza”. Per quel che riguarda gli impegni presi con gli elettori per risolvere una situazione che mette a durissima prova la coesione sociale, Pappàs ha fatto sapere che “l’aumento dello stipendio minimo sino a 753 euro è una misura che verrà attuata in modo graduale”, mentre ha escluso ulteriori tagli a stipendi e pensioni. Su un altro punto molto delicato, la possibilità di saldare i propri debiti verso lo stato in cento rate mensili, la posizione del governo di Syriza è che “si tratta di una strategia che permetterà di aumentare, realisticamente, le entrare fiscali, ma se l’Europa ha altre proposte valide, c’è la disponibilità a discuterne”. Atene sta cercando di far quadrare il cerchio, conscia del fatto che le frizioni e gli scontri politici, con la Germania ed i suoi alleati, non sono, certamente, terminati. Se ne potrebbe avere la conferma da qui a poche ore, quando parte dei membri dell’Eurogruppo potrebbe chiedere, come già si sente dire, “maggiore aderenza a quanto previsto dal programma di austerità concordato nel 2012”. - Sei Dee già Pulp
Elena Papadopoulou: (...) what Germany tried to ensure was that the government of SYRIZA would sign on the exact same things that the previous government would sign: On the ont hand, the acceptance of all conditionalities pending for the completion of the 5th review of the Greek Adjustment Program (economic submission) and on the other hand, the acceptance of the logic that the only way out of the crisis is the one indicated by Germany (political submission). 6. That did not happen, for two reasons: the first reason was that SYRIZA was not bluffing viz its red lines. The government was and remains committed to honour the mandate it got from the elections and be accountable to the Greek people. The second reason is that the European political and economic elites were frightened by the dynamics of a clash. In other words, it is one thing to believe that a Grexit is, on the balance of probability, manageable, and it is quite another thing to be sure of it. The experience of Lehman Brothers has surely taught some lessons regarding this fine line. 7. In this sense, and uner these circumstances, it is that the second round of negotiations will start tomorrow. And it will last for as long as it is foreseen in Friday’s «bridging agreement»: four months. During this time we will draw conclusions not only on this prticular negotiation –and the ones that will follow it- but also for bigger and more important strategic issues in the history of the Left. Let us, therefore, be careful and patient. We do not have the necessary political, temporal or emotional distance to make final judgements as yet. 8. The next four months will be a battle with time, but mainly a battle with ourselves. An ongoing conflict on the interpretation of the agreement (Krugman's argument in his article "Delphic Demarche" [--> http://krugman.blogs.nytimes.com/2015...] is forseeable, and for this reason we must use all flexibility available, bearing in mind that the other side will do the exact same thing. 9. I fully agree with the view expressed by comrade E. Ioakeimoglou in a relevant article: "The conflict remains unresolved and time will favor the one who will better prepare the conditions for the next big negotiation. " (...) --> http://www.analyzegreece.gr/topics... - Sei Dee già Pulp
La vittoriosa sconfitta di #Tsipras e #Varoufakis - Cinque #risultati che la #Grecia ha ottenuto con l'accordo all' #Eurogruppo di ieri. Una resa condizionata che non ha odore di sconfitta. La dottrina della debolezza coercitiva. - http://www.nextquotidiano.it/vittori...
- All’apparenza l’accordo trovato ieri è molto lontano dalle richieste della Grecia. Lo è sicuramente nella forma, poiché legalmente è una estensione dell’odiato “salvataggio” del 2012. Ma il governo Tsipras ha ottenuto molto di più di quanto appaia. In primo luogo la Grecia non sarà più obbligata a ottenere quest’anno un avanzo primario del 3% come nei precedenti accordi, ma dovrà solo garantire un avanzo genericamente definito “adeguato”, tenendo contro delle effettive condizioni dell’economia del 2015. Questa era la “linea rossa” di Tsipras e Varoufakis, il motivo vero per il quale hanno combattuto: ottenere un po’ di “respiro” per l’economia greca, mettere uno stop alla “tortura fiscale”, come l’ha definita Varoufakis. Tutto il resto, compresa la ristrutturazione del debito, sarà l’oggetto del negoziato sul nuovo accordo da giugno. Nel frattempo, per 4 mesi, la Grecia si impegna a non adottare azioni unilaterali che mettano a rischio l’equilibrio dei conti pubblici, una condizione che faceva parte persino del programma elettorale di Syriza. Il secondo risultato è la durata breve dell’accordo, fino a giugno, definito esplicitamente “ponte” verso un nuovo contratto. Il terzo risultato è la fine della “Troika”, un punto sul quale gran parte dei commentatori non ha colto il problema. Nessuno ha mai chiesto che UE, BCE e FMI non mettessero bocca sulla politica economica greca: sarebbe assurdo chiedere un prestito e rifiutarsi di trattare con i propri creditori. Il punto è invece quello evidenziato giovedì da Jean Claude Juncker con una strabiliante confessione: la Troika, i “men in black” delle tre Istituzioni, si presentavano in Grecia come tecnici ma parlavano e dettavano le decisioni ai politici. Questo ha leso la dignità dei greci, ha ammesso Juncker. Da ora, insomma, i politici parleranno con i politici per prendere le decisioni e i tecnici con i tecnici per definire i dettagli. Il quarto risultato, il più importante per il futuro, è l’aver rotto l’unanimità dell’eurogruppo. La Commissione, la Francia, l’Italia e in parte persino FMI e BCE hanno aiutato la Grecia ad ottenere un risultato onorevole, concordando i passi con Tsipras e Varoufakis al fine di superare i “nein” di Schauble e dei sui alleati, gli spagnoli in primo luogo, terrificati dalla possibilità che lo spago dato alla Grecia favorisca l’ascesa di Podemos. Una piccola crepa si è avuta persino dentro il governo tedesco, con i socialdemocratici che hanno accettato la lettera di lunedì, mentre la delegazione trattante a Bruxelles la definiva un “cavallo di Troia”. Infine, la Grecia ha ottenuto di poter scrivere l’agenda delle riforme e solo dopo sottoporla alle tre Istituzioni, invertendo il rapporto che si era instaurato con il governo dei conservatori di Nuova Democrazia e dei socialisti del Pasok, che faceva approvare persino bilanci senza numeri al parlamento. - Sei Dee già Pulp
È importante il programma. Se lo realizzano oppure no. Sono state fatte delle promesse e vanno mantenute. L'accordo non impedisce la realizzazione del programma. E se lo impedisse sarebbe una sconfitta vera. Ma non solo per la Grecia. - Sei Dee già Pulp
[m̶i̶s̶t̶e̶r̶o̶ ipotesi [*] traffico dati improvvisamente crescente] L'app di Facebook consuma traffico dati anche se non è in uso? Qualcuno ha notato improvvisi (e non spiegabili) aumenti nel consumo dati di recente? [*] V. AGGIORNAMENTO nei commenti
[premessa] Io sto quasi sempre connesso col wi-fi. Faccio un uso limitatissimo del traffico dati (consumo mese scorso: 34 megabyte). Questo mese ho consumato 98 mega con un paio d'ore d'uso. Uso solo FB, WA e l'app Kindle. - Sei Dee già Pulp
AGGIORNAMENTO - Il mio traffico mensile non era per nulla anomalo. Ho verificato poco fa online ed era 0,98 MB (nella precedente verifica audio evidentemente non ho sentito la voce automatica che diceva "zero virgola" prima di "98"). Resta solo l'esperienza raccontatami da mia sorella, quindi. Lei però fa un uso massiccio della connessione dati. Quindi, a questo punto, non saprei dire se questa storia del log out dall'app Facebook per ridurre il traffico abbia senso oppure no. - Sei Dee già Pulp
[!] Romani vanno ad Amsterdam per vendicarsi ma dopo un po’ non ricordano più perché erano lì – Lercio - http://www.lercio.it/romani-...
♫ That's so 90's - http://spoti.fi/1JtBCjx
Amici e compagni, ho fatto una playlist con oltre una cinquantina di pezzi dei meravigliosi anni Novanta. Sicuramente è rimasta fuori tanta roba, ma, quello che c'è, direi che merita. ;) - Sei Dee già Pulp
#valetutto Una playlist meravigliosa che non avete apprezzato abbastanza. - Sei Dee già Pulp
[test] Un decennio di crescita allo 0,6% annuo di media è un risultato che possiamo considerare...
Io direi che si dovrebbe (e si potrebbe) puntare a qualcosa di più. Non si recupera nemmeno quanto perso con la crisi a questi ritmi. - Sei Dee già Pulp
stagnazione - Lorenzo R v rs
[!] Clicca per sbaglio su un pop-up e si accolla il debito greco – Lercio - http://www.lercio.it/clicca-...
[nei commenti "Varoufakis twitta i documenti interni all'Eurogruppo"] Tsipras: "Negoziati con l'Europa al punto cruciale" - Atene chiede altri sei mesi di aiuti. --> http://www.repubblica.it/economi... - http://video.repubblica.it/mondo...
Il premier greco, a colloquio con il presidente Karolos Papoulias: "Siamo a un punto critico nei negoziati. Stiamo avanzando le nostre proposte, e spero che passeremo questo ostacolo e avremo la possibilità di andare avanti" - Sei Dee già Pulp
[sul profilo twitter del ministro, però, io non li trovo questi file... --> https://twitter.com/yanisva...] http://www.repubblica.it/economi... - Sei Dee già Pulp
[con nota di Krugman nei commenti] Come se il voto greco non esistesse - http://ilmanifesto.info/come-se...
- (...) Il mini­stro della finanze tede­sco Wol­fgang Schau­ble ha bat­tuto con insi­stenza sui tasti dello scet­ti­ci­smo e della intran­si­genza, giun­gendo a qua­li­fi­care il governo greco come «un ese­cu­tivo irre­spon­sa­bile» per­ché rima­sto fermo sulle sue posi­zioni. Non c’è da stu­pirsi. Si tratta solo di una delle tante varianti dello spi­rito a-democratico che anima le éli­tes euro­pee, in par­ti­co­lare quelle tede­sche. Schau­ble aveva già dichia­rato che per lui le ele­zioni gre­che era come se non esi­stes­sero. E oggi riba­di­sce che è irre­spon­sa­bile il governo greco che vuole coe­ren­te­mente appli­care il man­dato elet­to­rale e non accet­tare i dik­tat della Troika. Dun­que nulla di fatto. Anzi un arre­tra­mento. La Troika che pareva uscita dalla porta, rien­tra dalla fine­stra. Il docu­mento pre­sen­tato al governo greco riba­di­sce infatti che il pro­gramma della Troika resta e andrebbe esteso per sei mesi. Il governo greco dovrebbe rinun­ciare a qua­lun­que tipo di azione uni­la­te­rale. In altre parole dovrebbe rinun­ciare a gover­nare, se non sotto det­ta­tura. Infatti il docu­mento espli­cita che sono neces­sa­rie intese con i part­ners euro­pei e inter­na­zio­nali per assu­mere ini­zia­tive in par­ti­co­lare sul tema della poli­tica fiscale, delle pri­va­tiz­za­zioni, del mer­cato del lavoro, del set­tore finan­zia­rio, delle pen­sioni. L’analogia con i temi citati dalla fami­ge­rata let­tera della Bce al governo Ber­lu­sconi dei primi di ago­sto del 2011 è molto forte, a dimo­stra­zione per­sino della scarsa fan­ta­sia della buro­cra­zia di Bruxelles. Infine il docu­mento Ue pre­cisa che ogni age­vo­la­zione finan­zia­ria da parte della Bce e degli altri organi euro­pei avverrà solo a fronte del esten­sione di sei mesi del pro­gramma della Troika, che dovranno essere usati per la rica­pi­ta­liz­za­zione delle ban­che e saranno con­cesse sulla base di deci­sioni delle isti­tu­zioni euro­pee e dello stesso Eurogruppo. Come si vede una pro­po­sta cape­stro che il governo greco ha giu­sta­mente respinto con grande riso­lu­tezza, giu­di­can­dola «assurda e inaccettabile». (...) - Sei Dee già Pulp
stampare moneta non tira fuori soldi dalle tasche dei tedeschi, la Bundesbank sono sempre dei falchi, per loro non ci sarebbe stata EMU però ai tedeschi lapolitica di Draghi non va davvero male, solo un idiota oggi potrebbe pensare all'iperinflazione del 22 per andare contro Draghi. Krugman ce l'ha con la Germania perchè ha spazio per crescere (trade surplus) e non lo fa, non perchè non da i soldi alla Grecia. Il nodo è quello: non dare altri soldi alla Grecia, il resto, remissione del debito e politiche più espansive si potrebbero negoziare - Lorenzo R v rs
[sarà #Varoufakis a salvare l'Europa dalla trappola dell' #austerità?] L’infermiera e l’indiano. La ricetta del time e quella di left - http://www.left.it/2015...
- (...) L’Europa era nata come spazio inclusivo, intelligente, sostenibile. Uno spazio di pace dove realizzare l’economia della conoscenza, la più dinamica al mondo. E poi? Cosa è successo poi? Come mai in questa Europa qui un quarto della popolazione è in condizione di povertà e un ottavo della forza lavoro è disoccupata? Come mai in questa Europa qui si può ancora morire di freddo? Ma soprattutto quale virus invisibile ha portato qualcuno a pensare di poter infliggere tagli e miseria e morte anche? «Ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza», ha detto Gino Strada. In questa Europa qui “non più Europa” si è arrivati non solo ad ignorare la sofferenza di interi Stati ma anche a produrla. «Sono cinque anni che l’Europa su ispirazione tedesca ci infligge il “Fiscal waterboarding” (la peggiore delle torture della Cia in versione finanziaria). Strangolare un popolo per costringerlo al rigore oltre i limiti mentre la gente è senza lavoro e vive con pensioni da fame e muore di malattie scomparse cinquant’anni fa. Dove dobbiamo andare a finire?», si chiede Yanis Varoufakis. Angela Merkel da crudele matrigna si è trasformata nell’odiosa infermiera di Qualcuno volò sul nido del cuculo (Miloš Forman, 1975). La ricordate? Quella col sorriso e gli occhi di ghiaccio, che metteva la musichetta mentre distribuiva pesanti psicofarmaci ai pazienti e lobotomizzava i soggetti più intemperanti. Questa storia sembra così. Sono già pronti a recidere le connessioni della corteccia prefrontale della Grecia. Certi che poi non ci sarà più nessuna intemperanza. Eppure chi ricorda, sa che in quella storia c’era un indiano. Un uomo alto e grosso e muto (non perché muto), che si ribella. Contro la violenza di quella mentalità e di quella prassi e fugge. Anzi ricomincia a parlare, rompe tutto e cerca la libertà. Yanis Varoufakis ha studiato tutta la vita. Matematica ed economia. Ha viaggiato per una vita: Atene, Essex, Sidney, Austin e poi di nuovo Atene accanto ad Alexis Tsipras. E in questi giorni a chi lo intervista ripete «c’è una nuvola di paura che avvolge l’Europa. Lo capirebbe anche un bambino di otto anni: i compiti che ci hanno dato sono sbagliati, così come la ricetta che ci hanno imposto». La reazione della Troika non è stata delle migliori. Niente di peggio che incontrare qualcuno che cerca e propone soluzioni serie per togliere “la paura”. 14 febbraio 2015. Left fa come l’indiano che si ribella, e va in piazza con la Grecia. Perché è vero che se cambia la Grecia, cambia l’Europa. È vero che se non c’è ben-essere non c’è democrazia. Ed è vero che la democrazia non è soltanto una forma di governo, come dice Nadia Urbinati, ma anche un modo di pensare le relazioni con gli altri e prima ancora con se stessi. Come è vero che «prima o poi la signora Merkel – dice Varoufakis – dovrà sedersi ad un tavolo con noi e spiegarci per quale ragione le nostre proposte non vanno bene». - Sei Dee già Pulp
Ancora un paio di questi articoli e aderisco alla scuola di Chicago. - Braga
[ricordiamo al fan club che questa era la famosa riforma costituzionale "condivisa". Che ora, invece, deve passare a stretta maggioranza, a tappe forzate, con sedute fiume in notturna e alzando pure le mani, all'occorrenza...] Il bullo di Firenze - http://www.giuliocavalli.net/2015...
- Giovedì 12 febbraio nella notte, dopo l’aggressione di alcuni deputati del Pd ai deputati di Sel (era in corso la seduta-fiume sulle riforme costituzionali), è comparso alla Camera il premier Matteo Renzi. Ci si aspettava che intervenisse per rasserenare gli animi o per rispondere nel merito posto dalle critiche dell’opposizione, ma è rimasto silente tutto il tempo. A parole. Ma con i comportamenti e i gesti ha comunicato tutto il tempo. Ha preso scherzosamente a microfonate il ministro Delrio, ha chiacchierato con la Boschi, ha guardato ostentatamente con sorrisi di scherno e con fare di sfida alcuni deputati dell’opposizione, ha continuato a darsi il cinque con il suo “cerchio magico”, da Carbone a Bonifazi, si è aggirato tra i banchi dei deputati diffondendo buffetti e battute. Fregandosene del dibattito in corso e non rispondendo agli inviti ad intervenire per chiarire gli aspetti controversi della riforma costituzionale ha fatto dell’altro. Con un atteggiamento che a Napoli, chiamerebbero da guappo, a Roma da coatto e a Firenze da bullo. Un atteggiamento provocatorio. Un paio di volte si è fatto portare dagli uffici della presidenza il foglio con i tempi (pochi) rimasti a disposizione dell’opposizione per intervenire in aula, rimirandoli soddisfatto. Era interessato a sapere quando si chiuderà la riforma della Costituzione-trattata come un decreto-legge- non a confrontarsi con il Parlamento. Renzi si è laureato con una tesi su Giorgio La Pira, uomo sobrio, misurato, dialogante, capace di stabilire ponti, sincero e leale. Non si capisce cosa abbia imparato Renzi, scrivendo quella tesi. Il premier ha dichiarato un paio di giorni fa: “Se vogliono lo scontro, lo avranno“. La Pira avrebbe detto al contrario: “Se vogliono il dialogo, lo avranno”. Ma La Pira era un profeta e un uomo di dialogo. Renzi è un capo-tifoseria e un uomo di rottura. - Sei Dee già Pulp
Sì. Se la riforma passa col voto del governo compatto e coi voti di Forza Italia tutta non si può certo dire che "se la sono approvata da soli". Ma noi stavamo appunto discutendo della facilità con cui si è passati da "riforma condivisa" a "anche farla da soli è ok". p.s. Non so perché sfugge questo passaggio: se tratti con Berlusconi devi muoverti lungo certe linee (rafforzamento dell'Esecutivo e potere di nomina dei parlamentari, su tutti + eventuali favori personali da non pubblicizzare troppo), se tratti con M5S e Sel, no. M5S lo escludi (in teoria) perché era fondamentale avere anche il consenso "responsabile" di una larga rappresentanza delle opposizioni. Dove sta la logica della conclusione odierna? Come si può continuare a dire che non c'è nulla di strano nel far passare la riforma a maggioranza semplice, se Berlusconi a un certo punto si tira indietro perché qualcosa non gli sta più bene? - Sei Dee già Pulp
[non male, direi...] Daft Punk - Get Lucky | Played by 10 Epic Famous Guitar Players | Andre Antunes - YouTube - http://www.youtube.com/watch...
è bravissimo! - Tricia McMillan
#Marchionne: «Non voglio difendere #Renzi, ma ha fatto in 11 mesi quello che non è stato fatto in anni interi. Lasciamolo lavorare, non ostacoliamolo. Non abbiamo scelta». - http://www.repubblica.it/economi...
Coi lavoratori, ma anche coi grandi manager. Soprattutto, coi grandi manager. - Sei Dee già Pulp
Del resto è contento di farsi 220km al giorno per andare al lavoro perché sta in una "fabbrica virtuale" - Snowdog ★ ★ ★
[professoroni di tutto il mondo pro #Tsipras...] Noi siamo con la #Grecia e l’ #Europa. Appello internazionale di economisti e accademici - http://www.gadlerner.it/2015...
[qui --> http://blogs.mediapart.fr/edition... l'originale] - Trecento economisti e accademici provenienti da tutti i continenti, da James Galbraith a Stephany Griffith-Jones, da Jacques Sapir a Dominique Meda, invitano i governi europei e le istituzioni internazionali a “rispettare la decisione del popolo greco” Chiediamo ai governi d’Europa, alla Commissione europea, alla Banca centrale europea e al Fondo monetario internazionale di rispettare la decisione del popolo greco di scegliere una nuova via e di avviare trattative in buona fede con il nuovo governo greco per risolvere il problema del debito. Il governo greco ha ragione nel sostenere che un importante cambiamento è necessario perché le politiche attuate finora sono un fiasco completo. Non hanno portato né alla ripresa economica, né alla stabilità finanziaria, non hanno creato né posti di lavoro, né investimenti diretti esteri. Hanno danneggiato la società greca e indebolito le sue istituzioni. L’approccio seguito è stato semplicemente nefasto, non ha permesso alcun progresso, mentre dovremmo difenderne la possibilità. Chiediamo ai partner europei di riconoscere questa realtà che è all’origine del l’elezione del nuovo governo greco. La Grecia ha bisogno di misure immediate umanitarie, di un salario minimo più elevato, della creazione di posti di lavoro, investimenti e misure per ripristinare e migliorare i servizi di base come la sanità e l’istruzione. Ha bisogno di avere un sistema fiscale più robusto e progressivo, che si basi meno sull’IVA e sia maggiormente in grado di tassare i redditi e la ricchezza. Il nuovo governo deve anche combattere, punire e sradicare la corruzione. Per realizzare queste politiche e dare loro il tempo di dimostrare la loro efficacia, i margini di bilancio sono necessari. Nel frattempo, il Paese ha bisogno del rifinanziamento della Banca centrale europea per stabilizzare il suo sistema bancario. Chiediamo alle autorità europee e dei governi per dare alla Grecia i margini di bilancio e garantire questo rifinanziamento. Il governo greco ha il diritto di esigere la cancellazione del suo — debito in un confronto diretto con i partner europei. Questo debito è insostenibile e non sarà mai ripagato, qualunque esso sia. Non vi è alcuna perdita economica per gli altri paesi e i loro contribuenti. Invece, un nuovo inizio per la Grecia permetterà di stimolare l’attività, incrementare il fatturato e creare posti di lavoro e, quindi, beneficerà anche i paesi vicini. Esortiamo i creditori della Grecia a cogliere questa opportunità ed esporre chiaramente e onestamente questi fatti alla gente. Ciò che è in gioco non è solo il destino della Grecia, ma il futuro di tutta l’Europa. Una politica di minacce, ultimatum, ostinazione e ricatto significa per tutti il fallimento morale, politico ed economico del progetto europeo. Esortiamo i leader europei a rifiutare e condannare ogni tentativo di intimidazione e coercizione del governo e del popolo della Grecia. Al contrario, il successo della Grecia può indicare un percorso verso la prosperità e la stabilità in Europa. Esso consentirebbe un rinnovamento della democrazia e aprirebbe il gioco elettorale ad altri cambiamenti positivi. Noi siamo con la Grecia e l’Europa, per la democrazia e il cambiamento. I leader europei devono riconoscere la scelta democratica fondamentale fatta dal popolo greco in circostanze estremamente difficili, fare una valutazione realistica della situazione e impegnarsi senza indugio sulla strada di un negoziato ragionevole. Primi firmatari: Elmar Altvater (FU, Allemagne) Philippe Askenazy (CNRS, France), Clair Brown (University of California, Berkley, Etats-Unis) Dorothee Bohle (Central European University, Hongrie) Giovanni Dosi, (Pisa Institute of Economics, Italie) Cédric Durand (Université Paris 13, France) Gerald Epstein (UMASS, Etats-Unis) Trevor Evans (Berlin School of Economics and Law, Allemagne) James Galbraith (University of Texas at Austin, Etats-Unis) Gaël Giraud (CNRS, France) Stephany Griffith-Jones (Columbia University, Etats-Unis) Laura Horn (Roskilde University, Danemark) Robert Jessop (University of Lancaster, Royaume-Uni) Steve Keen (Kingston University, Royaume-Uni) Marc Lavoie (Ottawa University, Canada) Tony Lawson (Cambridge, Royaume-Uni) Dimitris Milonakis (University of Crete, Grèce) Andreas Nölke (Goethe University Frankfurt/Main, Allemagne) Dominique Meda (Paris Dauphine, France), El Mouhoub Mouhoud (Paris Dauphine, France) André Orléan (EHESS, France), Henk Overbeek (VU University Amsterdam, Pays-Bas) Mario Pianta (University of Urbino, Italie) Alfonso Palacio Vera (Computense University of Madrid, Espagne) Anwar Shaikh (New School for Social Research, Etats-Unis) Jacques Sapir (EHESS, France) Robert Wade (LSE, Royaume-Uni) - Sei Dee già Pulp
(Comunque sì, il problema è squisitamente politico e sì, questo non lo rende più facilmente risolvibile. Ma che non vi siano impedimenti di natura tecnica si può facilmente esemplificare con l'esempio di unazienda sulla via della chiusurache ristruttura il debito e si accorda coi debitori. È prassi quotidiana. Con tutti gli accorgimenti che si devono avere ed i caveat, nel paragonare unostato ad un'azienda privata). - Ubikindred
#deliziosetendine = playlist per stendere i panni (per almeno un paio di settimane). :D
(con sentiti ringraziamenti per il groove) - Sei Dee già Pulp