[la riconosciamo ma con due punti di vista differenti, ovviamente...] #Camera vota su #Palestina: via libera a #riconoscimento. Ma la maggioranza si divide. - http://www.repubblica.it/politic...
ROMA - L'aula della Camera ha approvato con 300 voti favorevoli e 45 contrari la mozione presentata dal Pd per il riconoscimento della Palestina. Approvata, con 237 voti favorevoli e 84 contrari, anche la mozione presentata da Ncd. Pur con esito positivo per entrambe le proposte, la maggioranza si è divisa sul riconoscimento della Palestina e nella minoranza dem si sono riacuite le fibrillazioni per la posizione assunta dal governo. Non c'è stata, infatti, una mozione unitaria da votare in aula, ma due documenti differenti: uno di Ap-Ncd più Scelta civica; l'altro del Pd (già sconquassato dallo scontro finale interno sulla riunione convocata dal premier al Nazareno). L'esecutivo ha fornito il placet a entrambe, e nella sinistra Pd c'è chi non ha gradito. La proposta di Area popolare non prevede espressamente il riconoscimento diretto della Palestina ma lo subordina a un primo passaggio. Impegna, infatti, il governo "a promuovere il raggiungimento di un'intesa politica tra il gruppo islamico Hamas e il suo antagonista laico Al-Fatah che, attraverso il riconoscimento dello stato d'Israele e l'abbandono della violenza determini le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese". La mozione del Pd è invece più esplicita sulla strada del riconoscimento dello Stato palestinese. (...) - Sei Dee già Pulp
... - bgeorg
evabbè, l'importante è il risultato no? - M.
La seconda mozione (quella che subordina il riconoscimento a determinate condizioni) contraddice la prima. C'è chi ne contesta la regolarità. - Sei Dee già Pulp
Della prima o della seconda? - Braga
Della seconda. C'è stata già un'approvazione sull'argomento. La seconda votazione doveva essere preclusa. - Sei Dee già Pulp
evabbè, alla fine l'importante è che la prima sia passata. Il resto è psicodramma. - M.
Mi parete eccessivamente ottimisti. - Braga
Il risultato infatti è nullo. - Camillo
Il risultato è politicamente sensato: va bene il riconoscimento, ma i palestinesi devono accettare alcune basi minime (riconoscere a loro volta Israele ed evitare il terrorismo) e in ogni caso mettersi prima d'accordo tra di loro su chi li rappresenta esattamente. Altrimenti dove mandiamo l'ambasciatore? Uno a Gaza e uno in Ciscgiordania? - Marco d'Itri
Cerchiamo di capirci. Il testo del PD - (1-00745) «Speranza, Locatelli, Marazziti», votato anche da Sel - «impegna il Governo:    a continuare a sostenere in ogni sede l'obiettivo della costituzione di uno Stato palestinese che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo Stato di Israele, sulla base del reciproco riconoscimento e con la piena assunzione del reciproco impegno a garantire ai cittadini di vivere in sicurezza al riparo da ogni violenza e da atti di terrorismo;    a promuovere il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, tenendo pienamente in considerazione le preoccupazioni e gli interessi legittimi dello Stato di Israele;    a ricercare, a tal fine, un'azione coordinata a livello internazionale, e in particolare in seno all'Unione europea ed alle Nazioni Unite, in vista di una soluzione globale e durevole del processo di pace in Medio Oriente fondata sulla esistenza di due Stati, palestinese ed israeliano;    ad attivarsi per sostenere e promuovere il rilancio del processo di pace tramite negoziati diretti fra le parti». - Sei Dee già Pulp
Dopo aver approvato questo testo, si approva anche quello di NcD, Udc e SC - (1-00746) «Alli, Rabino, De Girolamo, Mazziotti Di Celso, Cicchitto, Dorina Bianchi, Pizzolante, Scopelliti, Causin, Sammarco» - che prevede una diversa strategia visto che «impegna il Governo:    a sostenere sia in sede bilaterale che multilaterale, di concerto con i partner europei, la tempestiva ripresa del negoziato diretto fra israeliani e palestinesi, come via maestra per la realizzazione degli Accordi di Oslo;    a promuovere il raggiungimento di un'intesa politica tra Al-Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello Stato d'Israele e l'abbandono della violenza, determini le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese;    a promuovere in seno all'Unione europea un'azione più determinata sulla crisi del Medioriente ripristinando l'inviato speciale per il processo di pace ma soprattutto prospettando a entrambe le parti i vantaggi di un partenariato speciale con la stessa Unione, una volta che fosse concluso il conflitto». - Sei Dee già Pulp
"impegna il Governo a continuare a sostenere in ogni sede l'obiettivo della costituzione di uno Stato palestinese" ------- > a me sembra tutto meno che il riconoscimento - svinho dos santos
Ora, a parte le questioni di forma (se c'è o meno preclusione del secondo testo), la questione di sostanza è bella grossa: qual è la strategia del governo italiano? La 1) - mozione PD - tesa a «promuovere il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, tenendo pienamente in considerazione le preoccupazioni e gli interessi legittimi dello Stato di Israele» la 2) - mozione centrista - che vuole «promuovere il raggiungimento di un'intesa politica tra Al-Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello Stato d'Israele e l'abbandono della violenza, determini le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese»? - Sei Dee già Pulp
(svin, leggi meglio) - Sei Dee già Pulp
Qui ci sono tutte le mozioni proposte: http://www.camera.it/leg17... - Sei Dee già Pulp