RT @softrevmag: Esperimenti involontari: un anno (quasi) senza shopping http://www.softrevolutionzine.org/2015...
grazie, potrebbe essere un proposito niente male - Pea Bukowski
Si può fare, e soprattutto si può fare senza rinunciare alle vanità del mondo secolare. Se ci provi aggiornami sull'andamento dell'esperimento :) - tostoini
che anche io metto sempre le stesse quattro cose, madonna mi stufo da sola - Pea Bukowski
la cosa più curiosa è che anziché accumulare perché non ne ho comprato altri, questa cosa mi è servita a liberarmi di diverse cose che mi seguivano di armadio in armadio ma non mi piacevano e ho continuato a eliminare. forse a trent'anni passati ho capito cosa mi piace :) - tostoini
molto interessante. grazie, tostoini. :) - Yoshiniski
mi incuriosisce molto la cosa, soprattutto quello che dici nel tuo commento qui sopra, perché negli ultimi 3 anni, complice anche il trasloco dalla Francia, mi sono resa conto dopo un periodo di accumuli e acquisti poco ragionati, di comprare sempre meno e con molta più attenzione (senza l'ambizione di arrivare a non comprare nulla, quindi ne sono ben lontana) e di eliminare di più e senza troppi rimpianti. E mi pesa molto di più un acquisto sbagliato che uno non fatto. E ha sicuramente a che fare con quello che dici, capire cosa ci piace, cosa ci sta meglio e ci fa stare meglio. - nandina
Penso che non comprare niente niente non sia possibile anche solo per una questione di naturale entropia dell'universo e usura dei materiali, però devo dire che limitarmi mi ha davvero portato ad analizzare cosa compravo e perché ("non ho niente da mettermi" ombrello sotto cui nascondere ogni nefandezza). E ad abbracciare la mia monomania per le magliette a righe senza più vergogna :D - tostoini
sì infatti, non credo di riuscire a non comprare *nulla* ma fare acquisti più ragionati considerando anche le prossime ristrettezze penso di potercela fare - Pea Bukowski
Diciamo che fare lo sforzo di chiedersi cosa si compra e perché aiuta. Per me, come dicevo, è più l'inverso, mi sono accorta che una volta che ho iniziato ad "alleggerirmi" mi riesce più facile non essere "compulsiva" con lo shopping di vestiti (e che sarà mai quella maglietta in più? una camicia serve sempre... li prendo per quando dimagrisco! e così via).Ho capito che in realtà mi servono meno cose (poi ehi, para una che comunque ha l'armadio fin troppo pieno e non sempre resiste alla tentazione di una cosa non proprio necessaria, ma ci penso di più, e ho molte meno cose che mi guardano dai cassetti facendomi sentire in colpa perché non le ho mai messe ;) ) - nandina
E comunque non sottovalutiamo il potenziale degli armadi di madri, nonne, avole e trisavole. Magari non tutti hanno la mia passione per le anticaglie, ma un sacco delle mie camicine hipster vengono da lì. Soddisfi il desiderio senza fare danni :) - tostoini
eh, il problema è che a me le cose di mia madre non stanno (sono troppo lunga per le sue magliettine, gonnelline, etch). :-/ - Yoshiniski
ma magari potessi ereditare le anticaglie di mia madre... - nandina
le ristrettezze aiutano effettivamente - laragazzablu reloaded
si sa che i limiti sono un grande strumento creativo :p - tostoini
la fase "senza lavoro " mi ha fatto impare un mantra sempre valido: " ne ho davvero bisogno?" e la fase, sto cambiando taglia mi ha insegnato a comperare solo lo stretto indispendabile (un paio di jeans) per il resto ho attinto a piene mani dalla parte di guardaroba "la roba di quando ero piu magra" , adesso che ho raggiungo una dimensione inferiore a quel livello ho risolto con un paio di jeans della mia taglia, e un paio di pantaloni di lana che ho provvidenzialmente infeltrito in lavatrice - pm10
poi oltre ai limiti oggettivi era da un po' che rimuginavo su questa cosa del "meno", però magari la scrivo domani che sento le tre ore di sonno che si fanno vive prepotentemente :) - tostoini
"meno cose" +1 - pm10