"Per quanto riguarda Rolling Stone, occorre evidenziare che la raccolta pubblicitaria della testata ha avuto una contrazione durante il passaggio da Editore Quadratum a Hearst Magazines Italia, avvenuta nel 2013. Inoltre, non vedo questo massiccio spostamento degli investimenti da carta a web di cui parla il direttore Lupi, bensì un calo della carta non compensato dagli esigui incrementi del digitale (intendo in valore assoluto, non in percentuale). Non credo che il web sia una moda: credo invece che ci sia un problema di mancanza di approccio efficace al digitale, tant'è che se le cose stessero realmente come dice Lupi, carta e web si dovrebbero compensare. Se poi guardiamo i siti «visti e rivisti» che «pubblicano sempre la stessa roba», questi occupano solo il vuoto lasciato dagli editori. Questi ultimi, piuttosto, potrebbero (dovrebbero) provare a fare loro siti innovativi" - Roberto