È giusto (eticamente, non legalmente) pubblicare vignette offensive sapendo che in un altro Paese sarà usato come pretesto per dare fuoco ai luoghi di culto e causare tumulti in cui moriranno persone che non c'entrano?
(non ho una risposta, è un dilemma morale)
- Lopo
è giusto comprare un ifonz sapendo che in cina vengono sfruttati pure i bambini?
- Mr.Potato
è giusto guardare le partite di calcio sapendo che i palloni sono cucini dai bambini negri povri? (povri è una cit. per intenditori)
- Mr.Potato
No, sono questioni diverse. La pubblicazione delle vignette è un atto dichiaratamente politico, quindi siamo sempre nello stesso territorio. Mentre uno che si compra il telefonino magari se ne sbatte.
- Lopo
Definisci "è giusto".
- psiko
a me non piacciono, però io non voglio limitare la libertà di nessuno, per me è cattivo gusto e semplicemente non le guardo.
- wolly
è conforme al sistema di valori che ti fa pubblicare certe vignette per affermare una posizione?
- Lopo
wolly, non c'entra quello.
- Lopo
la risposta alla tua domanda, per me, è si, è giusto che le possano pubblicare.
- wolly
Non è questione di legalità, è questione di etica.
- Lopo
il problema non è il fatto che siano pubblicate, il problema è chi le strumentalizza e brucia e uccide.
- wolly
i secondi, troverebbero altro pretesto.
- wolly
Sì, siamo d'accordo. Ma se sai che questo poterà alla morte di persone che non c'entrano?
- Lopo
Uhm, mi sembra un po' facile. Non è dimostrato, e in ogni caso, in quel momento stanno ammazzando per quel motivo.
- Lopo
Mi sa che ho sbagliato a metterla nei bottoni, andava in una stanzetta filosofica.
- Lopo
secondo me, è non è una reductio ad hitlerum, è come dire che una in minigonna se l'è cercata di essere stuprata. Un criminale l'avrebbe stuprata lo stesso.
- wolly
l'assurdo è che qualcuno possa ritenere giusto imbracciare un fucile perché qualcun altro ha fatto una vignetta. il dilemma morale lo sento anche io, e se fosse toccato a me decidere non l'avrei fatto. però portando questa logica alle sue conseguenze bisognerebbe istituire una specie di commissione che decide cosa può essere pubblicato, detto o fatto e cosa no. non la vedo una soluzione praticabile.
- ZUCKERBERG SUCKS! (GePs)
GePs, no, evitiamo il piano inclinato, non c'entra nulla una commissione, si sta parlando di una questione etica.
- Lopo
GePs, anche io non le avrei pubblicate, non per le possibili conseguenza ma perché le trovo di cattivo gusto, detto questo è giusto che le pubblichin0, non sono la causa delle violenze, sono solo il pretesto, sempre secondo me.
- wolly
Come se ci fosse bisogno delle vignette
- Ubikindred
Un tizio ha delle persone in ostaggio. Situazione probabilmente disperata, sai che qualche morto ci scapperà ma vuoi cercare di limitare il danno. Sei il negoziatore, durante una telefonata concitata col tizio mantieni fermo il principio per cui non si tratta con gente del genere, e lui per risposta fa saltare le cervella ad un bambino. Scrolli le spalle dicendo "vabbè, tanto lo avrebbe ammazzato comunque"?
- Lopo
Ha ragione ubikindred, quelli si scannano comunque da soli per qualunque motivo in Paesi con nomi del cazzo, è nella loro natura.
- GhostwritersOnDemand
quando uno nasce bestia c'e` poco da fare
- d☭snake
sì, infatti mi chiedo perché li mettiamo in galera invece di fucilarli.
- Lopo
Ora però basta con gli slogan.
- Lopo
La domanda potrebbe essere: quante possibilità ci sono che alla fine di reciproche violenze i contendenti si estinguano assieme al motivo del contendere? Ed in subordine, quindi: ne vale la pena?
- obe
No, quella sarebbe un'altra domanda. Quindi grazie per il contributo ma il quesito è diverso.
- Lopo
Perlomeno collegata, però
- obe
«La pubblicazione delle vignette è un atto dichiaratamente politico» <= anche acquistare un prodotto anziché un altro al supermercato è un atto politico, è solo che la maggior parte delle persone non l'ha ancora capito :>
- Heart Attack
È giusto denunciare gli intrallazzi mafiosi, quando questo può mettere in pericolo non solo chi denuncia, ma tutta la sua famiglia? Ci sono sempre dei rischi collaterali. Ma le scelte etiche non possono dipendere dai rischi collaterali. Chi si batte per la libertà di espressione, in realtà, lo fa proprio per sconfiggere quelle idee e quelle azioni che provocano quegli effetti collaterali.
- Sei Dee già Pulp
io voto per sterminare tutto il mediooriente, israeliani compresi (così non pensate che sono di parte). Tutto quello che faranno finché lo sterminio non sarà compiuto è colpa della vostro imbelle lassismo.
- Heart Attack
Sei Dee, però nel tuo paragone parli della tua propria famiglia, quindi ti stai assumendo almeno una parte del "danno collaterale". Nel quesito iniziale si parla invece di chi non ha un rischio diretto, 7 gennaio a parte. E no, mi dispiace ma le scelte etiche dipendono *proprio* dai rischi collaterali, casomai sono le scelte politiche che hanno una visione più vasta e più a lungo termine.
- Lopo
In più, nel tuo paragone è dato per scontato che la denuncia della mafia sia un atto con effetti benefici a lungo termine per l'intera comunità, cosa che invece per la pubblicazione di materiale considerato offensivo da molte milioni di persone che vengono poste di fronte ad una scelta "o con noi che vi offendiamo, o coi terroristi" non è necessariamente vera.
- Lopo
Premesso che non ho espresso un dogma e non credo che si possa mettere una parola assoluta sulla questione, il concetto che io intendo sostenere è questo: se vuoi sconfiggere un sistema di valori e di azioni che ritieni ingiusto, devi necessariamente accettare anche un certo numero di eventi spiacevoli che potranno essere conseguenza diretta o indiretta della tua lotta politica. Mutatis mutandis è bellissimo il concetto di nonviolenza e siamo tutti ganghiani, ma "i nostri valori" illuministici si sono affermati letteralmente tagliando molte teste.
- Sei Dee già Pulp
@Lopo: la pubblicazione delle vignette non è un atto di politica estera, è un atto di politica interna. Iniziamo da questo: cui prodest?
- Heart Attack
Che sarebbe poi soluzione molto radicale
- obe
Oddio, direi che tagliando molte teste più che affermarsi l'illuminismo è andato in crisi definitiva, quel che si è affermato è il romanticismo, nel quale viviamo tutt'ora.
- GhostwritersOnDemand
Sei Dee, nel caso erano teste che tagliavate "voi" illuministi, non che facevate tagliare ai vostri nemici.
- Lopo
Ha, non lo vedo come un atto che rientra nella dicotomia interni/esteri, visto che si dipinge come una questione di principio universale.
- Lopo
@Lopo: voglio dire, sei tu che gli hai dato il senso "difendiamo la libertà di espressione in patria anche se qualcuno muore al di là del mare", io invece gli do il senso "sobilliamo lo scontro in modo che chi fa il pusillanime sia costretto a schierarsi". Anche militarmente.
- Heart Attack
non è un effetto collaterale, è un effetto desiderato.
- Heart Attack
sarebbe giusto, ma direi in questo particolare contesto di cercare di evitarne momentaneamente la pubblicazione. Non parlo di atto politico né etico, parlo di buonsenso.
- jesup ॐ
jesup: ok, ma si sa che per milioni di persone di buon senso, c'è sempre qualche fuori di testa che vuole provare l'ebrezza di rischiare la pelle.
- Heart Attack
HA, io gli do il senso che gli danno gli autori. se pensi che abbiano un obiettivo diverso la cosa cambia, diventa propaganda. questione interessante ma non qui (sto cercando obiezioni "di principio", non contingenti, e men che meno narrative tipo "tanto lo farebbero comunque" o "ma guarda che in realtà la cosa è tutta diversa")
- Lopo
Dipende dal sistema etico di riferimento (non esiste un'etica universale dal momento che si tratta di un prodotto razionale e di conseguenza culturale)
- Pierotaglia
io sono anche più radicale di @Pierotaglia, il sistema etico dipende dalla propaganda ;-)
- Heart Attack
@HA la propaganda è cultura ;)
- Pierotaglia
@Pierotaglia: la propaganda è potere.
- Heart Attack
Piero, eppure il sistema di valori che suggerisce di pubblicare le vignette è visto come quello che deve valere universalmente perché garantisce espressione libera a tutti, e fanculo chi si offende perché non ne ha diritto. Cioè viene quasi more geometrico demonstrata. (non sono tanto d'accordo sull'uso di "razionale" ma non perdiamoci nei dettagli)
- Lopo
@Lopo: è una banale questione di logica: se la diamo vinta a qualcuno che si offende, domani chissà per cosa potrebbero offendersi ;-)
- Heart Attack
@lopo il discrimine è proprio quel "dovrebbe valere" --> in un sistema in cui si garantisce libera espressione è etico pubblicarle, in uno in cui la libertà d'espressione non è considerata non è etico pubblicarle. Sono due sistemi in conflitto (personalmente poi parteggio per il primo poiché è un sistema nel quale io ho la libertà/possibilità di non comprare, entrare in contatto con ciò che mi offende)
- Pierotaglia
È giusto, altrimenti daresti fondamento a un pretesto, elevandolo a argomentazione, e all'episodio successivo partiremmo da un livello di autocensura più alto. E via così, finché non si potrà più nemmeno scaccolarsi senza che qualche pazzo dall'altra parte del mondo uccida delle persone perché ha il cervello fritto.
- Mix
se parliamo di etica è un altro discorso. non esiste mica L'Etica. esistono, in italia, più o meno sessanta milioni di etiche differenti. dunque "è giusto?" boh. per alcuni sì, per alcuni no. per me facciano quello che vogliono. "ma tu le disegneresti?" sapessi disegnare, e mi pagassero per farlo, disegnerei anche un maometto con il crocefisso su per il deretano. "eh ma la gente muore" mica per colpa mia. sai quelli chiamati *assassini*? ecco, la responsabilità è loro.
- psiko
Comunque la domanda iniziale è un po' retorica. È eticamente giusto pubblicare vignette che offendono una religione? No, è eticamente discutibile. Se poi si sa che così facendo si produrranno morti in vari Paesi, è eticamente ingiusto. Se poi l'editoriale che accompagna le vignette inizia con le parole "Depuis une semaine, Charlie, journal athée, […]" il tutto diventa eticamente sinistro. (E il resto dell'editoriale è ancora peggio, se possibile.)
- GhostwritersOnDemand
@GhostwritersOnDemand: parla petté, per cortesia.
- Heart Attack
Comunque per me la domanda iniziale è un po' retorica. È eticamente giusto pubblicare vignette che offendono una religione? No, per me è eticamente discutibile. Se poi si sa che così facendo si produrranno morti in vari Paesi, per me è eticamente ingiusto. Se poi l'editoriale che accompagna le vignette inizia con le parole "Depuis une semaine, Charlie, journal athée, […]" il tutto per me diventa eticamente sinistro. (E per me il resto dell'editoriale è ancora peggio, se possibile.)
- GhostwritersOnDemand
HA, ho detto no piani inclinati, please.
- Lopo
Sono le religioni Ghost che non sono e non possono essere etiche
- obe
@Lopo: ma il piano inclinato È la nostra forma di etica: accelerare tutto quello che non può essere logicamente contrastato :-)
- Heart Attack
Piero, non concordo. La questione è tutta interna al sistema che permette ed incoraggia la pubblicazione per far valere un punto di principio, e che al contempo considera la vita umana più importante dei principi (ergo non si uccide per affermare un principio)
- Lopo
certo che si uccide per affermare un principio, si chiama esercito.
- Heart Attack
@lopo sarebbe vero se quel sistema considerasse la vita umana > principi (ma questa mi sembra una tua derivazione) :) in realtà è proprio qualcosa che non appartiene a quel sistema (nel quale non puoi uccidere qualcuno perché non concordi con lui, anche se è Gasparri)
- Pierotaglia
Mi dispiace, sono veteromarxista su questo, le guerre sono tutte economiche.
- Lopo
Piero, non ho capito.
- Lopo
@Lopo: se ti dico che Charlie è economico mi dici che vado fuori tema. Rispetta le tue stesse regole please ;-)
- Heart Attack
si uccide anche per esportare la democrazia, allora
- jesup ॐ
non saprei rispondere in generale, in qualche caso può essere giusto in altri no. quel che so per certo è che non c'è niente, nel termine "satira" o anche "libertà d'espressione" che non ti renda moralmente responsabile dei tuoi atti
- thomas morton ☢
HA ok, point taken
- Lopo
Provocare qualcuno è l'unico modo per uccidere eticamente accettabile.
- Heart Attack
@lopo in un sistema dove la pluralità di idee non è consentita è lecito uccidere chi la pensa diversamente. Garantire la pluralità delle idee (e il loro rispetto) è in antitesi con il mancato rispetto della vita umana
- Pierotaglia
thomas, infatti.
- Lopo
Piero, appunto, ma fino al punto da considerare eventuali vittime di tumulti dei danni collaterali alla tua affermazione di libertà?
- Lopo
Un esperimento mentale: se esitesse una persona in grado di conoscere gli argomenti che fanno sbroccare ciascun essere umano, potrebbe veicolare la legittima difesa per sterminare una nazione in modo eticamente corretto.
- Heart Attack
@lopo sostitusci "pubblicare vignette" con qualsiasi altra cosa e rifatti la domanda
- Stefano Cobianchi
Che so, tipo il doppio misto di tennis
- Stefano Cobianchi
Perché dovrei farlo? Sarebbe un'altra domanda. Perché dovrei cambiare quello e non "uccidere" con "corteggiare"?
- Lopo
Si è giusto esprimersi liberamente ovunque, non è giusto usare la violenza, tanto più per coartare la libertà di espressione degli altri. Eticamente quindi mi considero nel giusto.
- Camillo
È eticamente giusto condannare alla fustigazione una persona per le sue opinioni? http://www.ansa.it/sito.... Per me non lo è anzi, la mia prima rabbiosa reazione sarebbe far saltare "virtualmente" per aria coloro che la praticano,ma non lo faccio, come quando vedo bambini addestrati alla guerra o quando costringono le bambine a sposarsi e all'infibulazione ecc...per quanto io cerchi di comprendere, eticamente io li condanno ma non per questo proclamo una guerra santa o ammazzo i responsabili di queste barbarie. Per certe cose siamo in mondi diversi . La nostra affermazione di libertà e rispetto rinnega gli esempi citati, forse molto più gravi di qualche vignetta.
- skip
@Lopo: quello che Stefano vuole dire è che non è ragionevole assumersi la responsabilità delle azioni dei pazzi, perché in quanto pazzi avranno sempre qualcosa per cui uccidere.
- Heart Attack
O il voto alle donne
- Stefano Cobianchi
O i film di Tony Scott
- Stefano Cobianchi
@skip: però a questa "prima direttiva" ci sono parecchie eccezioni, vedi Ruanda.
- Heart Attack
E io è dall'inizio che dico che l'argomento della pazzia è una comodità dialettica. Vedi l'esempio del "pazzo" che prende gli ostaggi: li dai per persi e te ne fotti di qualsiasi strategia che limiti il danno? E se uno è pazzo, ha così importanza affermare la tua libertà di fronte a lui? Ecco perché l'argomento della pazzia è una cazzata.
- Lopo
@Lopo: ci sono migliaia di persone che muoiono solo per il fatto che io e te esistiamo, ad un certo punto bisogna farsene una ragione, non ci si può preoccupare di tutti.
- Heart Attack
allora non ci dobbiamo neanche preoccupare dell'eventuale riscatto pagato dai contribuenti se andiamo a fare le vacanze in siria
- thomas morton ☢
HA, aiuterebbe se tu facessi obiezioni serie invece di continue battutine. Non si sta parlando di semplice esistenza o scelte qualsiasi, l'ho detto fin dall'inizio, si sta parlando una scelta che viene proposta come sommamente rappresentativa di un sistema di valori che contempla anche il limitare il più possibile danni a persone. Se tu ti consideri fuori da questo sistema, fai pure, ma non sei il target di questa domanda.
- Lopo
@Lopo: la mia affermazione contiene un concetto, anche se è espressa in modo irriverente: noi non limitiamo i danni alle persone, limitiamo i danni alle persone che hanno un valore per noi. Far finta che fare benzina non sia una scelta politica è solo ipocrisia dettata dalla convenienza.
- Heart Attack
HA è diventato no global, chiudete FF
- jesup ॐ
@jesup: au contraire, sono contro l'ipocrisia: faccio benzina consapevolmente ;-)
- Heart Attack
ma per "noi" illuministi che vogliamo garanzia di libertà di espressione universale gli atei, i cristiani o i musulmani moderati hanno un valore. E non mi rispondere che sotto sotto non è vero perché ti caccio dal thread :-P
- Lopo
non puoi ottenere una risposta netta "SI/NO" alla tua domanda senza radicalizzare il modo che hai di affrontare il mondo. Se invece vuoi tenerti la tua visione del mondo, sei costretto ad accettare anche un "dipende".
- Heart Attack
Ma io infatti lo accetto! Solo che me lo ha proposto solo thomas dopo Nmila "è tutta colpa dei terroristi"
- Lopo
@Lopo: comunque "musulmani moderati" < "maria de filippi", se parliamo dell'umanità che ti circonda. Spegni il computer e fatti un giro per conferma.
- Heart Attack
Lopo, capisco benissimo il tuo dilemma, ma quel che voglio dire è che non è qualcosa che possiamo controllare. Oggi sono le vignette, domani sarà qualcos'altro, e chi fissa l'asticella sarà sempre il più forte (non il più pazzo).
- Stefano Cobianchi
Scobia, questo di nuovo è un piano inclinato, però visto che lo hai formalizzato in modo un po' più circostanziato te lo accetto se me lo argomenti meglio, magari con paragoni ed esempi storici.
- Lopo
HA, e chi ha parlato dell'umanità che mi circonda?
- Lopo
c'ho una reductio qui pronta pronta...
- Heart Attack
Questa è una vignetta eticamente corretta http://www.israele.net/wp-cont... [senza sarcasmo: l'unica rappresentazione che non offende qualcuno è l'assenza della rappresentazione, la quale poi può tradursi in supporti differenti]
- Pierotaglia
Bah, OALD ed è una cazzata.
- Lopo
HA, almeno vi tocca a voi, a non a me :-P
- Lopo
Lopo temo che il piano sia *già* inclinato
- Stefano Cobianchi
Piero, il punto non è l'offesa in sé. È la conoscenza del fatto che ci sono certe conseguenze e non altre.
- Lopo
Scobia, ma quando mai, per cortesia. Fare vignette su Maometto è diventato uno sport continentale. E se vogliamo contare le vittime, probabilmente in Europa è più a rischio il diritto di precedenza a destra piuttosto che la libertà di offendere i musulmani.
- Lopo
@Lopo: provo ad affrontare l'argomento da un altro punto di vista. Se la distanza ideologica tra noi e ISIS è X, se accettiamo di trasformarla in X-1 perché altrimenti l'ISIS giustizia qualcuno e se noi consideriamo l'uccisione di qualcuno come un potere pari a +∞, ovvero vincerà su qualsiasi pretesa a parte l'uccisione dei nostri, allora questo qualcuno potrà ridurre X = 0. Se diventiamo ideologicamente pari all'ISIS perché altrimenti l'ISIS si comporta da ISIS, in che modo potremmo essere di aiuto ai musulmani moderati?
- Heart Attack
@lopo ma è la risposta alla tua domanda iniziale: quella è l'unica vignetta (o espressione) che non sarà usata come pretesto da fondamentalisti religiosi. Bisogna capire se fare libri, vignette, film, canzoni completamente vuote per non offendere alcuni gruppi è accettabile.
- Pierotaglia
HA, ma guarda che non si parla di ISIS, che sarebbe questione già diversa. Mi riferivo a quello che è successo in Niger, ad esempio.
- Lopo
stiamo discutendo di principi, non di contingenze, ho preso ISIS come per dire Hitler o una qualsiasi altra entità fondamentalmente malevola e illimitata nella propria cattiveria.
- Heart Attack
Che non è (necessariamente) il caso in oggetto.
- Lopo
In quel modo riduci l'analisi del principio ad un solo caso, peraltro fortemente connotato.
- Lopo
GOD ma tu piantarla di dire cazzate e proiettare sugli altri personaggi che ti fanno comodo, nel tuo tentativo dialettico da quinta elementare, proprio mai, vero? Ti devo anche spiegare che il senso è: le vignette sono una scusa e chi decide di uccidere, vista la gravità della decisione, uccideràcomunque a prescindere dalla scusa scelta e non: tanto sono negri? Non ti vergogni neanche un po' del tuo grottesco e costante tentativo di appiccicare la maschera della malvagità su quello che hai deciso essere i tuoi avversario dialettico, anche quando è evidente la tua malafede? Bon, buon pro ti faccia, per quel che mi riguarda, ho smesso di darti retta. Addio.
- Ubikindred
generalizzo. il senso è: se noi smettiamo di essere noi per salvare quelli che potenzialmente vorrebbero essere come noi, stiamo dimostrando che non ci teniamo poi così tanto a loro.
- Heart Attack
è eticamente esecrabile anche indipendentemente dalle conseguenze, non avendo l'offesa alcunché a che fare con la satira.
- Slow
Non generalizzi, particolarizzi. Prova questo esperimento mentale: non è l'ISIS a giustiziare gente, ma sono tumulti che partono perché alcuni musulmani, non particolarmente integralisti, si incazzano perché dopo aver tollerato per N volte le vignette, alla N+1 si incazzano per un supposto (magari non c'è) doppiopesismo. Insomma non sono bestie assassine che cercano un pretesto. E quella volta in più è determinante.
- Lopo
Slow, satira e offesa sono ortogonali, non mutuamente esclusivi e neppure necessariamente coincidenti.
- Lopo
@Lopo: ok, ora mi è chiara la tua obiezione.
- Heart Attack
posso fare un'ulteriore domanda di chiarimento? Nel topic hai usato la parola "pretesto", che aiuta parecchio ad inclinare quel piano. Sei disposto a cambiarla con una meno negativamente connotata?
- Heart Attack
La qualità della satira si misura dalla capacità di essere caustici, provocatori, dissacranti, arguti, in altre parole intelligenti nello sberleffo. L'offesa non ha a che fare con l'intelligenza.
- Slow
HA, colpa mia, tendo ad usare pretesto nel senso diciamo tucidideo, cioè come elemento scatenante ma non causa ultima, e senza necessariamente un giudizio.
- Lopo
Guarda che il senso l'avevo inteso benissimo, chi decide di uccidere ucciderà comunque, infatti io questa cosa della ricerca del movente non l'ho mai capita. Non esiste nessun movente per un omicidio se non la decisione di uccidere, si uccide perché si uccide, è l'omicidio tautologico insomma. Poi da quel che vedo la stragrande maggioranza di morti – se non tutti – negli ultimi due giorni è il risultato di scontri tra manifestanti e forze di polizia, insomma di sommosse, e son pronto a scommettere che le perdite umane si rintraccino soprattutto tra i primi. Quindi l'idea generale sarebbe: polizia uccide manifestanti perché ha già deciso di ucciderli indipendentemente dalle vignette. Il che non è inverosimile ma per saggiare la validità della tesi dovrei andare a vedere caso per caso e Paese per Paese, almeno per i Paesi in cui risultano morti. (E dopo un giro confesso rapido trovare informazioni chiare in proposito non mi è parso semplicissimo.)
- GhostwritersOnDemand
In altri termini la domanda di Lopo non ha senso perché viviamo nel paradosso di Tlön, non a caso molti commenti nel thread cercano di fargli capire che in quel che ha scritto "ogni sostantivo (uomo, moneta, giovedì, mercoledì, pioggia [o nel nostro caso, giusto, pretesto, fuoco, luoghi, persone]) non ha che un valore metaforico".
- GhostwritersOnDemand
@lopo il tuo esperimento mentale ha un piccolo difetto: i "musulmani non particolarmente integralisti" non si sono incazzati da soli, sono stati fomentati (vedi caso delle vignette danesi)
- Stefano Cobianchi
le prime dieci parole dell'ultimo scritto di Ghost le condivido completamente
- obe
Sì, ma bisogna essere coerenti a questo punto e uscire di casa con le mutande sopra i calzoni e la canottiera sopra la giacca a vento, nascendo a 75 anni per poi morire a 20, quindi laurearsi e dimenticare tutto quel che non si è comunque vissuto: dimenticare Palermo, dimenticare Venezia, dimenticare le chiavi di casa…
- GhostwritersOnDemand
Il pappagallo verde sul cappotto rosso
- obe
Che pappagalleggia in quanto pappagallo e cappottorosseggia in quanto cappotto rosso, esatto. Che senso ha farsi domande sulla moda ornitologica. Essa è in quanto è, e se chiudo gli occhi chissà.
- GhostwritersOnDemand
Qui un testo secondo me interessante: http://www.nybooks.com/blogs...
- GhostwritersOnDemand
In Italia e in Francia quel testo esprime al momento una posizione chiaramente minoritaria. In Francia soprattutto, dove ricordo le parole della responsabile politica di France2 (principale televisione di Stato): chi la condivide andrebbe "traqué" (braccato), espresse placidamente senza che nessuno battesse ciglio. Nei Paesi anglosassoni, invece, mi pare che sia molto più diffusa e accettata. Se tutto è relativo, dobbiamo tener conto anche di questo.
- GhostwritersOnDemand
blah. forse non è che dovremmo auto-censurarci, forse dovremmo solo togliergli l'interwebs.
- Heart Attack
god: nel mondo anglosassone mi sembra che ci sia anche un certo fastidio per i contenuti di CH in quanto tali, questo probabilmente aiuta a tenere un po' piu` di distacco e posizioni meno estremiste delle nostre
- d☭snake
Ma quel che non capisco è che qui stiamo parlando di decine di migliaia di persone che protestano in vari Paesi del mondo. Sono tutti fondamentalisti pronti a tagliar teste ai miscredenti e a farsi esplodere nelle piazze occidentali o israeliane? Se sì, che facciamo? Li uccidiamo tutti? E dove sono? Andiamo a stanarli, tutti, casa per casa e non se ne parli più? E se no? La scelta è tra togliergli internet o "modernizzarli" a suon di bombe? ""The following questions arise: Now that the whole world is my neighbor, my immediate Internet neighbor, do I make any concessions at all, or do I uphold the ancient tradition of satire at all costs? And again, is a culture that takes mortal offense when an image it holds sacred is mocked a second-rate culture that needs to be dragged kicking and screaming into the twenty-first century, *my* twenty-first-century that is? Do I have the moral authority to decide this?" (Be', certo snake, contrariamente ai media italiani probabilmente un'occhiata all'anamnesi ideologica di "Charlie" nell'ultimo quarto di secolo ce l'avran data.)
- GhostwritersOnDemand
@GOD: non serve stanarli, basta aumentare la tiratura :>
- Heart Attack
decine di migliaia di persone che protestano in vari Paesi del mondo, e i morti sembrano essere caduti sotto i colpi della polizia. Quindi che significa "se le vignette sono una scusa e chi decide di uccidere, vista la gravità della decisione, ucciderà comunque a prescindere dalla scusa scelta". Di quali assassini stiamo parlando e di quali vittime?
- GhostwritersOnDemand
secondo me l'articolo sdrucciola un po' su "la gente smette di comprare un giornale" vs "gente che mette bombe sotto ad un giornale su ordine di un imam".
- Heart Attack
Capisco che un'argomentazione del genere sdruccioli (ci mancherebbe) ma nell'articolo non la trovo. Nell'articolo che ho linkato, intendo, forse stai parlando di un altro testo linkato prima da altri.
- GhostwritersOnDemand
«And again, is a culture that takes mortal offense when an image it holds sacred is mocked a second-rate culture that needs to be dragged kicking and screaming into the twenty-first century, my twenty-first-century that is? Do I have the moral authority to decide this?» <= If you find it disturbing, do NOT buy it. Non è una questione di autorità morale, è una questione di convivenza civile.
- Heart Attack
Ho letto quasi tutto e mi pare che non sia ancora emerso il punto (a mio avviso) più equivoco della questione. La parola "pubblicare". La parola pubblicare sposta la decisione dall'autore all'editore. L'autore si esprime senza censure, l'editore decide se censurarlo o meno per i motivi proposti. Facciamo un passo in più: come ci arriva la pubblicazione blasfema - se pubblicata senza censure - nell'altro luogo? Siamo sicuri che ci arrivi via internet? Siamo sicuri che il punto del dilemma etico non sia sull'amplificazione mediatica del contenuto satirico, invece che sul contenuto satirico in sé e per sé?
- Sei Dee già Pulp
già, e indovina un po', più infedeli ammazzano e più il contenuto è amplificato. dei geni proprio.
- Heart Attack
(la realtà è che tutta questa faccenda è intelligenti vs cretini, a voja a dì relativismo morale)
- Heart Attack
Lol. Un'olivina, semmai
- obe
potrebbe
- Lopo