Un po’ più di due anni fa moriva Marco, un mio caro amico di quando eravamo ragazzi. Gli volevo molto bene, ma mi sa che non glie l’ho mai detto.
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Marco era, in un paesino in cui tutti giocavano a pallone da mattina a sera, quello che giocava bene a pallone.
- naltro
Il primo torneo lo facemmo assieme; il torneo Braia all’epoca richiamava gente da tutta la valle scrivia ed era aperto a tutti i ragazzini under 15, tutti in un’unica categoria.
Mio padre, fomentato dalle mamme di alcuni miei amici, ebbe l’idea di creare una squadretta anche per noi bambinetti, e fu così che io, Marco e un’altra pattuglia di settenni ci ritrovammo a partecipare al torneo, giocando in un campo a 11 contro ragazzi che avevano il doppio dei nostri anni.
- naltro
La squadra si chiamava AZ (sottotitolo: o primi o ultimi). Fu un massacro, ovviamente.
- naltro
Perdemmo tutte le partite con punteggi tipo 10 a 0, senza segnare nemmeno un goal, tranne che in due occasioni: la prima contro la squadra in cui il portiere era il fratello maggiore di Marco, che ci procurò un rigore e si lanciò dalla parte opposta alla palla quando Marco stesso lo batté. La seconda nella finale per il penultimo posto contro l’Avosso, quando il nostro portiere, un ragazzo simpatico di 15 anni che era venuto a giocare con noi perché come nostro portiere si sarebbe divertito un sacco, quando il portiere, dicevo, convinse mio padre che forse era meglio se avesse giocato in attacco e grazie a lui quasi riuscimmo a vincere quella partita (perdemmo 2-1).
- naltro
Comunque poi arrivammo penultimi lo stesso perché l’Orero aveva schierato dei giocatori fuori quota e venne squalificato.
- naltro
Nei successivi tornei estivi se non ricordo male non giocammo più insieme, e man mano che cresceva Marco si ritrovò spesso nella squadra vincente, tranne che nell’occasione del torneo a rioni, quando vincemmo noi della pantera proprio contro la squadra di Marco, il leone, con un goal di Nicola negli ultimi minuti della finale.
- naltro
Però giocammo assieme per qualche anno nella casellese e a me piaceva un casino giocare con lui, perché in qualunque situazione io appena avevo la palla la passavo a lui, anche se io ero solo e lui aveva tre giocatori intorno, e il più delle volte la mia si rivelava una mossa saggia.
- naltro
Poi lui, genoanissimo, spiccò il volo verso le giovanili della samp, ma restammo uniti. Ricordo la vacanza estiva del 18 anni a Follonica, quando lui doveva iniziare la preparazione prima del ritiro con la primavera della samp e io al mattino dovevo svegliarlo per andare a correre (consiglio utile: non svegliate nessuno tirandogli un bicchiere d’acqua in faccia se non volete vedere lo sguardo dell’odio puro).
- naltro
Vacanza durante la quale ci invaghimmo di due belle ragazze toscane, la sua di Sinalunga, con le quali non combinammo quasi nulla (credo) ma di cui diventammo amici.
- naltro
Poi le nostre strade iniziarono un po’ a dividersi, ma ancora ogni tanto la sera si andava a ballare assieme. E una sera lui voleva andare in una discoteca a Rapallo ma prevalse il parere di noi altri e andammo al Covo. Solo che quella sera al covo c’era uno spettacolo privato e non ci fecero entrare e così per sua felicità potemmo andare nella discoteca che voleva lui e così scoprimmo che lui ci voleva andare perché sapeva che la frequentava una tipa che gli piaceva un casino. E così andammo, la tipa c’era, e poi la tipa divenne sua moglie Nathalie e insieme fecero due bei bimbi.
- naltro
A quel punto le nostre strade si separarono. Io ormai a Casella ci andavo sempre più di rado, e lui i figli li fece ben prima di me, quindi non si creò nemmeno quella unione che si ottiene quando i tuoi amici hanno figli della tua età. Però ogni tanto andavo e lo incontravo sul piazzale, oppure impegnato nell'organizzazione del torneo estivo ed era sempre un piacere vedere il suo sorriso timido e chiacchierare un po’.
- naltro
Poi Marco si ammalò. Per qualche tempo lottò contro la sua malattia. Io ogni tanto pensavo ora vado da Marco e gli dico che gli voglio bene e che mi è sempre stato caro, ma poi pensavo se non glie l’ho mai detto perché glie lo devo dire adesso forse penserà che è solo una cosa dettata dalla malattia, magari gli darei fastidio. E insomma non glie l’ho mai detto e poi lui un giorno è morto.
- naltro
----------- fine -------------
- naltro
:(
- miki
:(
- Sabrina Briganti
:(
- garibaldi
(a un sacco di persone morte lungo la mia vita non ho mai detto quello che pensavo)
- miki
:(
- trustinart
Aspetta: stai cercando di dire qualcosa a qualcuno?
- miki
o(
- L'Andre
:(
- Haukr
:(
- kika23
:(
- frugola
:( (abbraccio forte)
- flipperella
:(
- Nervo
miki, il messaggio è ovvio, ma lo espliciterò: voi che avete fatto parte del friendfeed, vi ho voluto bene.
- naltro
<3
- Nervo
e se un giorno vi capiterà di mangiare la pasta fresca di stemarpast, sappiate che "mar" era lui.
- naltro
Anche a me è successa la stessa cosa con due persone. Un abbraccio
- Tricia McMillan
naltro se permetti faccio dei gesti apotropaici.
- mattiaq (friendfeedlives)
Haha, hai ragione anche tu, Mattia
- naltro
o(
- .mau.
)o
- naltro
Gesti apotropaici +1, però hai scritto una cosa molto bella.
- ratavolòira
Hai scritto una cosa bella e non avevo capito la metafa e ora che l'ho capita ti voglio molto abbracciare (prima cosa da fare sabato *.*)
- Sabrina Briganti
O(
- Pea Bukowski
Sabri, abbracciamoci e twittiamo. No, aspè, com'era?
- naltro
<3
- eddie
La sequenza è importante
- miki
esatto
- naltro
<3 e ricambio l'affetto a te e a molti altri qui dentro.
- FFrancesco
Bella cosa che hai scritto. Anch'io ti ho voluto bene.
- lester
anche io naltrino <3
- Chiaracaffè
Chiara <3
- naltro
Tutti <3
- naltro
bella cosa che hai scritto +1, :( per Marco
- Kobayashi
Grazie naltro. Ne approfitto per andare "a parenti", visto che più o meno siamo coetanei. Nelle giovanili della Samp ha sempre giocato Valerio V., classe '67, portiere fino alla primavera, compagno di bisbocce, lo hai conosciuto? Oggi vive a Modena
- alex milani
Alex, no, non lo conosco, ma Marco era del '68 quindi sicuramente si saranno incrociati. Però, non so se sto mischiando dei ricordi, ma mi pare di ricordare che l'anno in cui giocò al torneo di viareggio il portiere fosse Pagliuca, e in squadra ci fossero anche Ganz e Lanna, che è l'unico di questi che ho incrociato, dato che veniva in campagna in un paese vicino a Casella e ogni tanto ci si affrontava nei tornei estivi. Grammissimo.
- naltro
Ciao Naltro, giovane calciatore adottivo di Casella o(
- Stefano.HungBaoShi