Tim Burton in Big Eyes usa la forma della favola per raccontare una storia abbastanza terribile, di estraniamento, confusione, e abuso di una donna negli anni 50 inizio 60 del secolo scorso La favola del sogno americano, la favola dell'amore perfetto, dell'amore a prima vista
È un film bellissimo, su una storia vera, amara e angosciosa, per fortuna a lieto fine. Per l'artista non c'è compenso che possa ripagarla dall'esproprio delle proprie opere. C'è un legame tra la creatrice e il creato, che resta vero anche quando l'artista è ben capace di godere la vita offerta dal (tanto) denaro.
- palmasco
La protagonista, - una Amy Adams che torna ai suoi tipici ritratti di femminilità asessuata - sente di aver un obbligo di verità verso la figlia con la quale è scappata dal primo matrimonio, la figlia che riesce sempre a testimoniare la verità con la propria innocenza, in qualsiasi circostanza. Un legame importante, che l'aiuterà a fare la sua scelta.
- palmasco
non vedo l'ora di vederlo.
- sooshee
Christoph Waltz è in bilico costante, e affascinante, tra la bonomia seduttrice del suo dentista in Django, e la cattiveria feroce perché gentile, del tenente di Inglorious Bastards. Film per ammiratori di Tim Burton e per tutti :)
- palmasco
voglio vederlo anche se i suoi quadri mi fanno orrore, non riesco a salvarne nessun aspetto se non appunto la storia che c'è dietro
- Shannafra
È strano pensare quanto siano piaciuti, quanto successo abbiano avuto, perché in effetti quegli occhi hanno qualcosa di sinistro, oggi, che potrebbe respingere, più che attirare. Ma uno dei meriti del film, secondo me, è di aiutare lo spettatore e comprenderli e apprezzarli. D'altra parte Tim Burton non sarebbe un genio, se non facesse queste magie :)
- palmasco
concordo ;)
- TaS