Bene, viste le storie allucinanti che state raccontando qui http://friendfeed.com/holdme..., ora mi raccontate le cose più spaventose che avete vissuto ma nelle quali non avete mantenuto la calma per un cazzo
Lucretia, my reflection ൠ,
Haukr,
margotta,
Tricia McMillan,
lanonnadipeter,
matteov***le,
Kobayashi,
and
Lulù uìsemuà
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Stavo affogando, difficile mantenere la calma.
- colleen moore
Affogando anch'io. Ero a Surfers Paradise, ho noleggiato una tavola da surf, ho fatto due prove sulla spiaggia. "Ce la posso fare". Sono entrato in acqua, non stavo in piedi manco un secondo. "Sarà di sicuro perché le onde sono troppo basse". Vado più al largo, dove c'erano quelle belle ondazze dei film. Alla prima volta che provo a mettermi in piedi vengo sbattuto sotto, riemergo ma non faccio a tempo a respirare che arriva un'altra ondazza. Riemergo e di nuovo non respiro causa terza onda. Bevo e vado sotto. A quel punto, ricordo distintamente di essermi messo a piangere sott'acqua e aver pensato che sarei morto. Poi annaspando ho trovato la cordicella che fissa il piede alla tavola, l'ho recuperata, mi ci sono abbrancato e quella mi ha portato su. Non c'era una quarta ondazza, se no non so come andava a finire.
- naltro
cristo
- HoldMe
Però ero ancora al largo, in mezzo a 'ste cazzo di onde e rischiavo di tornare sotto da un momento all'altro. Mi sono messo a "remare" da sopra la tavola, ma ho iniziato in un momento di risacca e per qualche secondo non mi sono mosso di un metro. E allora guardavo l'elicottero che pattugliava la spiaggia e piangendo pensavo "ma perché cazzo non venite a salvarmi, brutti stronzi". Poi ho iniziato a muovermi e cinque minuti dopo, stremato, sono andato a restituire la tavola al negozio. "Com'è andata?" "Bene, grazie".
- naltro
minchia
- Lucretia, my reflection ൠ
hahaha
- naltro
In motorino andavo verso il centro conferenze dove mi aspettava giornata molto importante. Su una rotonda uno non rispetta la precedenza e con l'auto mi da una spinta. Mentre cadevo ricordo nettamente di aver pensato "a seconda di come cado qui mi passano sopra e tanti saluti". Alla fine non mi sono fatta granché male, ma ho attaccato a frignare davanti a tutta la gente accorsa quando ho realizzato che..."MA IO DOVEVO ANDARE A LAVORO!".
- Noeyalin
io più o meno come naltro, ma senza tavola e in un posto meno esotico (moneglia)
- mario leone GOLUB MUOI
Anno 1993 patente da meno di un mese. Tornavo a casa da Narni (TR) con la Renault 4 di mia madre e 2 amici. Stava piovendo, strada viscida, curva in discesa, io guidavo colpevolmente troppo veloce. L'auto sottosterza e invade l'altra corsia mentre veniva su una golf in rotta di frontale. Io nell'ordine: Chiudo gli occhi, lascio il volante dell'auto, metto le braccia davanti alla faccia per ripararmi, mi attacco ai freni e mi metto a urlare. Dopo qualche istante mi ritrovo a testa in giù. Dopo ho saputo che l'altra auto ci aveva schivato, la nostra era finita fuori strada e si era ribaltata. L'auto di mia madre era da buttare, noi 3 tutti illesi.
- Minciaroni™
Questa la ricordo come la volta che sarei potuto morire per non aver mantenuto il sangue freddo. Stavo finendo un'immersione, ero a circa 3 metri di profondità e cazzeggiavo con un polpo minuscolo. All'improvviso uno strano colpo di tosse mi fa sputare l'erogatore, proprio al termine dell'espjrazione. Quindi mi ritrovo con i polmoni vuoti, la bocca piena d'acqua e l'erogatore in mano. Se avessi mantenuto la calma, avrei premuto il tasto dell'erogatore che gli fa emettere aria e lo avrei messo in bocca... Invece ho pensato: non ho più aria nei polmoni, non riesco a svuotarlo, muoio -> panico. Nel frattempo ero arrivato in un punto poco profondo, mi sono alzato in piedi e ho tirato fuori la testa dall'acqua.
- misterpinna
tornando a casa di notte, tardissimo (il mio ex stronzo non mi accompagnava mai perché non aveva voglia di cercare parcheggio, ci mettevo circa 10 minuti a tornare a casa ma lo facevo ogni sera), avevamo finito di costruire dei pannelli per una mostra che avremmo dovuto montare il giorno dopo. mi ricordo che avevo un po' di febbre e un raffreddore allucinante, dunque ero un po' confusa e non ho notato subito che mi stavano seguendo. mi sono insospettita quando mi hanno superato, in motorino, e mi sono resa conto che avevano i fari spenti. sono passati sotto il mio portone, precedendomi, e li ho sentiti chiamare qualcuno, ma non ho capito cosa stava succedendo. arrivata al portone ho visto che la luce era accesa, strano perché all'epoca era temporizzata ed era molto tardi. entro e inforco la prima rampa di scale. sento un rumore, o una voce, non ricordo bene, dalla porta che da al garage. inizio a correre come se avessi avuto il fuoco in corpo, non ricordo se ho gridato, ho fatto le scale a tutta velocità, loro nel mentre hanno attraversato il pianerottolo dietro di me (dal rumore che hanno fatto erano almeno in due) e hanno praticamente scardinato il portone per scappare in strada, io nel mentre ho raggiunto la mia porta, mi sono attaccata al campanello e quando mia madre ha aperto (poverina, non so come non le sia venuto un infarto quella notte) ho iniziato a urlare c'è qualcuno, c'è qualcuno, chiama i carabinieri.
- Tricia McMillan
i carabinieri sono arrivati cinque minuti dopo, hanno controllato tutto il palazzo accuratamente e mi hanno detto che probabilmente avevo sventato il tentativo di furto di una delle macchine del condominio, o in uno degli appartamenti. quello in motorino probabilmente era il palo. io ricordo solo che stavo male per il terrore e tremavo. prima di andare via mi hanno sgridato dicendomi di non tornare mai più a casa da sola di notte.
- Tricia McMillan
taxi al Cairo nell'ora di punta con tassista evidentemente pazzo che si era messo in testa di non farci fare tardi a un appuntamento. Ho vissuto attimi di puro terrore
- lanonnadipeter