Questa cosa che se qualcuno compie un gesto mostruoso è più rassicurante che sia un mostro a compierlo. Quella che ci spaventa è la normalità del male.
"... il terzo giorno trovarono con sollievo cadaveri di neonati col cuore strappato nel suo giardino." - Isola Virtuale
Come coi gerarchi nazisti. Rassicura pensarli folli totali - Carlo
e invece erano dei burocrati con dei numeri da gestire - Isola Virtuale
non ha perso attualità http://it.wikipedia.org/wiki... - PaperDoll
Ma di che state parlando? - GhostwritersOnDemand
ghost se è una domanda seria meh, se è una battuta meh lo stesso. - yespa
Domanda seria, sono persino andato a cercare nelle ultime notizie per capire. - GhostwritersOnDemand
Si parla di questa affannosa ricerca di deviazioni nella vita di quel povero disgraziato del co-pilota che ieri era un bravo ragazzo appassionato di alianti, corsa e musica elettronica; oggi è già uno che andava in cura per la depressione, domani sarà un mostro crudele che si mangiava i gattini. Abbiamo bisogno che sia un mostro da sempre invece che una persona che è stata normale fino a poco tempo fa ma di colpo diventata in grado di compiere un gesto folle - Isola Virtuale
Ah, ok, mi sembrava. Però c'entra poco anche con la banalità del male. - GhostwritersOnDemand
infatti ho scritto "la normalità del male" a rileggere bene - Isola Virtuale
Qualche problema lo aveva, eh? Non fai una roba del genere perché impazzisci di botto da un momento all'altro... - Raflesia
Non più dell'amico sfigato e sempre depresso che devi consolare per la perdita della fidanzata storica - Isola Virtuale
Ok, la prossima volta leggo meglio. (?) - GhostwritersOnDemand
Isola, di psicologia non ne so un cazzo, quindi mi fermo qui. Credo solo che dietro un atto del genere ci sia una patologia grave, altrimenti non me lo spiego. - Raflesia
punta al cazzo n.1 - Ciò che siamo è definito dalle nostre azioni perché esse sono sotto gli occhi di tutti, perché esse sono tangibili, reali, producono effetti concreti. Sul definire qualcuno in base alle intenzioni si finisce in terreni in cui è meglio non addentrarsi: perché il mondo è pieno di persone armate delle migliori intenzioni che compiono genocidi e stragi, e al contempo di persone che vengono a patti con le loro peggiori intenzioni per spirito civico. Non è inoltre raccomandabile che siano le nostre sole intenzioni a definirci perché si sconfina nel distopico, nel dickiano e nel minority report: se consideriamo la possibilità che ognuno di noi possa compiere un gesto folle, ognuno finisce per essere definibile come mostro basandosi sul solo potenziale di follia intrinseca, e la definizione cessa di avere senso. Se sono le nostre azioni a definirci allora il gesto mostruoso ci rende mostri per definizione, o altrimenti cessa di essere mostruoso. Una cosa è tentare di definire la normalità come mostruosa o viceversa, su una linea di pensiero non poi così originale dopotutto, un'altra è lasciarsi sfiorare dall'idea che la normalità possa non esistere. - bezdomnyj82
punta al cazzo n.2 - la depressione è un mostro sufficientemente grosso esiste ed è reale, e magari parlarne in termini diversi, parlarne più spesso, potrebbe salvare molte più vite di quanto si potrebbe essere portati a credere. - bezdomnyj82
È proprio questo il punto, Raflesia. Ci spaventa pensare che una persona apparentemente tranquilla possa commettere un gesto folle, è una cosa che crea terrore e sfugge al controllo di qualsiasi essere umano. Essendo quasi tutti maniaci del controllo ma soprattutto del voler trovare una spiegazione dietro ad ogni gesto tendiamo a scavare nella vita del personaggio fino a doverlo dipingere come un mostro da sempre, qualcuno che aveva degli scheletri nell'armadio tali da portarlo a commettere tale gesto. Almeno siamo tutti più tranquilli così - Biagio Romano
Bez e Biagio +1. Rendere alieno a noi il male ha come unico scopo quello di rassicurare non quello di comprenderlo o evitarlo. Quando il germe di quel male è accanto a noi lo ignoriamo, magari ne proviamo compassione ma non pensiamo mai che possa avere conseguenze gigantesche. È normale avere gente triste e depressa intorno a noi. E sola. Nel senso di lasciata sola perché la loro tristezza potrebbe essere contagiosa. Perciò sono loro a un certo punto che vedono noi come alieni. - Isola Virtuale
Ormai la normalità del male non impressiona più nessuno dall'olocausto e dalle atomiche giapponesi: nessuno ha saltato il pranzo nauseato da uno che ha sbroccato e ha deciso di andarsene portandosi dietro dei bambini, come a nessuno frega più di tanto dei vari terrorismi ammazzabambini. E' che, semplicemente, quei tizi schiantantisi col matto sul volo lowcost potevamo esser noi, quei bimbi i nostri: quel che ci spaventa è che noi ci siamo andati vicini a lasciarci le penne, ci (o vi) spaventa più di un altro tsunami da 300k cadaveri putrescenti - sapu