Che rapporto avete con le parolacce? Come hanno affrontato i vostri genitori le vostre prime parolacce? Ora le dite? Come vi ponete nei confronti degli adulti che le usano spesso? (lo metto anche in frenfigli così mi dite anche che rapporto avete con le parolacce dei vostri pupi)
Minciaroni™
and
miki - zuck suca
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1) sereno 2) a sganassoni 3) sì, ma non spesso e "quando ci vuole" 4) se fuori contesto mi infastidiscono, ma difficilmente lo esterno. Mia figlia (ora adulta) non diceva parolacce da bambina, ora ne fa un uso generalmente parco
- Franka®
non ne diceva da bambina immagino anche perché aveva il tuo esempio in casa, ma le volte che ne ha detta qualcuna cos'hai fatto?
- naltro
io dico le parolacce quando servono e non ho mai fatto finta che non esistessero. I miei figli davanti a me non ne dicono ma se succedesse in un contesto dove hanno un senso non mi darebbe fastidio. Mi interessa soprattutto che non le usino a sproposito, cioè togliendo alle parolacce la loro utilità (cosa che io da ragazzina facevo molto stupidamente ma forse perché pensavo che fossero un tabù)
- chiaratiz™
no, veramente, non l'ha mai fatto da bambina.
- Franka®
e +1 Chiaratiz
- Franka®
1)non sopporto il bestemmiare inutile, usato come intercalare 2) non so-non ricordo 3) bestemmie no, spesso "cazzo" come intercalare, quando sono veramente arrabbiato mi viene da dire "cristo santo" (lo so....) 4) vedi punto 1 5) figli non pervenuti
- Felter Roberto
naltro, potevi mettere almeno una colonna sonora come si deve :) http://www.youtube.com/watch...
- MisterQ
chiaratiz +1 (ho notato che i miei - invecchiando - ne stanno usando di più, o forse sono io che ci faccio più caso) ((TA è nella fase che quando le sente ti arriva sotto e con il ditino fa "no no" e "non si dice"))
- 2/12 coddio
1) sereno 2) indifferenti, per non dar loro importanza 3) minchia se le dico 4) li trovo bizzarri se lo fanno nel contesto sbagliato - mia figlia stranamente è educatissima nel linguaggio, non sappiamo da chi possa aver preso (le bestemmie però sono tutta un'altra cosa eh)
- mario leone GOLUB MUOI
chiara, tendo a essere d'accordo anche se io per un po' ho fatto finta che non esistessero (per mia madre erano e sono tuttora proprio un tabù). Ma definisci "a sproposito"
- naltro
Io ne dico un sacco, ho cominciato a dirle quando sono passata dalle medie (scuola solo femminile) al liceo (scuola che era stata solo maschile fino all'anno prima, eravamo in totale 10 femmine su 160 maschi) perché così sembravo più una dura (AHAHAHAHAH). I miei non ne dicevano per niente, mia mamma soprattutto che al limite massimo della frustrazione e della rabbia, tipo quando le tagliano la strada urla "MALEDUCATO! INCIVILE!" Mi hanno sempre ripreso e con loro tendo a usarle meno o per niente perché so che mia mamma si infastidisce, come le uso poco o niente quando sono con persone con cui non sono in confidenza. L'unica cosa che mi infastidisce molto è la bestemmia che mi fa sempre un po' trasalire (involontariamente). C'è da dire che a Parma l'intercalare tipico è "fichi" che viene da "figa" in dialetto, anche se ormai è semplicemente un intercalare, appunto
- Chiaracaffè
misterq ottimo link
- naltro
Pure i miei genitori, col tempo e con me adulto, hanno cambiato registro. Il vicino di casa che quando ero piccolo veniva indicato come "inutile piantagrane" ora è diventato "quello stronzo rompicoglioni" cosi che a tavola ora sono il più educato della famiglia :)
- MisterQ
lol
- naltro
da ragazzini i genitori di una mia amica ogni volta che la sentivano dire una parolaccia le facevano aprire il vocabolario per cercare un termine sostitutivo
- naltro
Noi ne diciamo sempre, spesso a sfondo ironico, con calata trentina (mia moglie) o finta bolognese (io). Per prepararli all'impatto, quando hanno avuto l'età per capire, abbiamo detto loro "si diventa grandi quando si capisce se è il caso o meno di dire una parolaccia". Così li abbiamo sfidati a capire il contesto. Per ora non le dicono quasi mai. (8 anni e 10 e mezzo).
- Federico Bolsoman
mini aneddoto. Da piccolo, prima elementare o forse ultimo anno di asilo, io chiedo ingenuamente a mia mamma che prepara cena: "mamma, ma se dio è buono e il cane è bello, perché la maestra ha detto al signore che fa i lavori (credo fosse qualche muratore di passaggio) che non bisogna dire diocane?". Mia mamma, riposto per un secondo il manuale Montessori, mi diede uno ceffone che girai per la cucina per dieci minuti buoni. Aggiunse anche un "perché sì", ma ormai mi ero fatto un'idea ben chiara...
- MisterQ
io ne dico un sacco, pure troppo per una signorina per bene u_u ma non riesco a rinunciare al loro senso rafforzativo. i miei ne hanno sempre dette pochissime, tuttora mi fa strano sentirle da loro, e infatti non hanno mai sopportato che le dicessi io (ancora adesso dicono che non dovrei dire belin, che non è nemmeno una parolaccia ormai, è un intercalare, ma "non sta bene")
- Pea Bukowski
Mister ahahahahahahahahah
- Pea Bukowski
io dico tante parolacce ma mai dette davanti ai miei, che ci rimanevano malissimo se me ne sentivano dire una. Curiosamente mia sorella, che ha 13 anni più di me, dice tantissime parolacce anche in casa e con lei nessuno ha mai fatto una piega.
- ratavolòira
non sono per nulla religiosi, ma se mi sentissero bestemmiare credo gli verrebbe una sincope
- Pea Bukowski
a sproposito per me è più o meno come l'uso delle bestemmie (che personalmente trovo parecchio fastidiose e non uso) qua su ff. Gratuite. Sovrabbondanti. Senza un'utilità. Tolgono forza a quelle dette quando ci vogliono quindi diventano controproducenti
- chiaratiz™
(mia mamma non dice parolacce, mio padre ne diceva ma solo in piemontese - sempre mezze bestemmie fra l'altro, lol)
- ratavolòira
I miei non ne dicevano e volavano sberloni, io sono molto volgare, mia figlia ne dice solo in italiano (in inglese, raramente, solo in presenza dei ragazzi locali).
- miki - zuck suca
Livorno, abbiamo le parolacce ad ogni edicola, credo non ci sia un solo genitore sano di mente che pensi di potersi opporre, e infatti è sentito come normale eloquio (poi ci ho costruito una carriera...)
- Lopo
+1 mammadimisterq :-)
- Franka®
parolacce cerco di usarne poche. chi ne abusa non mi piace. curiosamente non mi danno troppo fastidio le bestemmie, pur essendo credente. sono cresciuto in una zona dove è comunissimo, e fa parte di un rapporto di alcuni (contorto, ne convengo) col sacro. insomma, non apprezzo, ma proprio non me ne accorgo (io però cerco di evitare )
- van der Baarft
ho iniziato a dire parolacce molto tardi, e non ne uso tantissime (può esserci un cazzo ogni tanto). Bestemmie non ne dico, se la gente bestemmia in genere è un suo problema - nel senso che se non credi la bestemmia è inutile, e se credi è un po' ridicolo pensare che la tua divinità possa arrabbiarsi se un essere da poco gli dice qualcosa. I bimbi sono piccoli e quindi vanno più che altro sullo scatologico: mi preoccupo di più quando Jacopo grida "ti uccido"
- .mau.
(edit: beh, no, do spesso del coglione agli automobilisti che si dimenticano del codice della strada)
- .mau.
una volta da ragazzino mia madre mi sentii dire una parolaccia e per punizione mi toccò leggere ad alta voce un libro da 500 pagine per tutta l'estate a botte di dieci pagine al giorno (forse mi conveniva il ceffone della mamma di Q). Io poi ovviamente ho continuato a dirne anzi, c'è stato un periodo in cui le frasi non erano composte da altro che parolacce.
- naltro
però un po' il tabù me l'ha trasmesso, infatti poi con mio figlio per i primi anni ho cercato di tenere in casa un regime di parolacce zero. Poi mia moglie a ricominciato a dirne un po' e soprattutto è arrivato a un'età in cui se non le usi nemmeno quando sei con gli amici sembri abbelinato, per cui ho allentato il regime, cerco di fargli capire che c'è un contesto in cui non vanno usate e un altro in cui vanno benissimo, e basta. ("ma non farti sentire dalla baba se no le viene un infarto")
- naltro
1) un rapporto sereno, ma non bestemmio; 2) in casa ne ho sempre dette poche, ho preso qualche schiaffone quando le ripetevo senza sapere cosa volessero dire (storia simile a Mister Q, ma ai tempi dell'asilo, quindi la ricorda solo mia mamma); 3) ne dico abbastanza, ma in casa poche, al massimo qualche vaffanculo o merda come imprecazione generica o verso qualcosa che non va, mentre con amici le dico molto più liberamente. ai tempi delle superiori ne usavo molte di più; 4) non mi dà fastidio chi le dice, ma posso capire se dovessi dare fastidio io, perché non avendo figli magari non ci faccio caso e butto lì qualche parola che magari i genitori non vorrebbero sentire. (poi bisognerebbe anche definire cosa intendiamo per parolacce)
- degra
L'altro giorno, in biblioteca, ho detto OH MADONNA! davanti a un gruppo di ragazzini di tredici-quindici anni, una delle ragazzine si è messa a urlare HAI BESTEMMIATO! HAI BESTEMMIATO! Ci sono rimasta malissimo :(
- ratavolòira
(la ragazzina era cinese, fra l'altro. che ne sa della madonna)
- ratavolòira
lol, le hai detto "ma vaffanculo te e confucio?"
- naltro
ma infatti!
- Pea Bukowski
uso tuttora due registri linguistici diversi: uno con mia madre, i suoi coetanei e i parenti, che non include parolacce e tutta un'altra serie di espressioni, e uno con il resto del mondo. comunque non bestemmio, le bestemmie mi fanno abbastanza schifo. però per il resto quando ci vuole la portualità, la uso serenamente. EDIT: cerco di evitare quando ci sono bambini.
- sciura maria sciura go
(la ragazzina cinese è appena entrata, la mando affanculo? Naltro risp)
- ratavolòira
A casa mia non se ne dicevano, io le uso volentieri ma non davanti a mio figlio. Bestemmioni più di rado, ma quando ci vogliono uso pure quelli.
- Valentina Quepasa
Come la signora maria.
- Letizia
(dille "chi fa la spia non è figlia di maria")
- naltro
Con consumata schizofrenia spazio dal santo cielo con manina davanti alla bocca al porco dio vi spacco il cranio come un'anguria.
- Fedefunk
lol
- naltro
comunque mi sembra che possiamo dire che in generale si è passati da un regime di parolacce severamente proibite a un lasco permissivismo. Cosa ne deduciamo?
- naltro
I miei le dicevano, ma a noi era proibito.Poi ci siamo affrancati! :) Comunque ho un rapporto abbastanza sereno, ma mi infastidisce chi inserisce parolacce ogni due parole. Ne dico ancora abbastanza, ma nessuno della mia famiglia bestemmia.
- Monaca di V.le Monza
Niun rapporto, le proferisco quando sono arrabbiata arrabbiata fortissimo. I miei mi proibivano letteralmente di proferirne e senza spiegazione alcuna. E no, é raro che. E di me io nei confronti di chi le usa tantissimo e gratis provo fastidio un pochetto, sì.
- LilaLaMarea
Non ho mai potuto dire parolacce in presenza dei miei genitori, a 7 anni come a 32. Se capita, vengo "rimproverata" come una bambina, quindi evito per risparmiarmi il fastidio. Ho sentito mio padre dire una parolaccia solo una volta in tutta la mia vita. Nel quotidiano mi capita e non ho grossi problemi con chi le usa, mi dà solo fastidio l'ostentazione (che so, quelli che si sentono in dovere di dire "cazzo" durante una riunione formale)
- Silent
Bestemmio quando sono molto arrabbiata, ma in genere evito perché so che a molti dà fastidio.
- Silent
In casa non si diceva nessuno parolaccia, tanto che bastava un cretino/cretina tra noi fratelli per prendersi una bella sgridata. Quando sono arrivato a Milano per l'università sono rimasto inizialmente scioccato dall'uso di "cazzo" come intercalare.
- ॐ Máximo Ω
Io mi ricordo una sfuriata di mio padre perché, molto piccola, dissi "chissenefrega". E non era rivolto a lui, ma a Montesano in televisione :(
- Silent
una volta dissi vaffanculo a mia madre con annesso l'impronta di mio padre tipo tatuaggio permanente su di una guancia. adesso sono libero di dirne quante ne voglio e da quando frequento il frenfi dico sempre di più diocane e porcoddio, ergo siete nocivi anche perché devo educare una bambina stronzi
- PELENO (uno di passaggio)
io decenne dissi "ma vai a farti fottere!" a mia sorella, colpa di Flo di "Alice", fui duramente redarguita :( (naturalmente non sapevo che volesse dir fottere, ai tempi da noi non usava neanche)
- Sabrina Briganti
Vi leggo perchè a me scappano sempre più spesso e ora il bimbo inizia a capire; è più forte di me, certe volte parte la parolaccia e me ne accorgo un attimo dopo. E' una cosa che mi infastidisce ora che c'è lui. Da piccola non ne dicevo proprio mai perchè avevo esempio opposti in casa: mia mamma e mio nonno (che viveva con noi) non ne dicevano; mio padre a tutto spiano, bestemmie comprese. Mi rendevo perfettamente conto che lui esagerava e in pubblico la cosa mi generava parecchio imbarazzo. Per reazione non ne dicevo (idem mio fratello). Da grande le dico e me ne dispiaccio :(
- Stef
1) scappano, checevoifa' 2) Ho detto "casino" a 4 anni e mia mamma "queste parole in casa non si dicono!" Sono dunque andata in strada urlando "casino, casino" 3) (quasi) sempre contestualizzate 4) non sopporto chi le usa in luoghi/situazioni non consoni 5) per fortuna mio figlio chiede ancora il permesso di ripetere parolacce, tipo "stupido", seppure sentite in TV, magari in un cartone animato per bambini di 6 anni (e ogni volta redarguisce chi le dice)
- frasens
(Ovviamente tutte le mie regole si infrangono quando sono incazzata nera)
- frasens
Frasens, anche mio figlio chiede il permesso, cosa che mi fa riderissimo. Fino a qualche tempo fa il permesso era appunto per stupido o idiota, adesso sta alzando il livello.
- naltro
Una volta intorno ai quindici anni una nostra amica arriva in piazza insieme alla sorellina di cinque sei anni, che le era stata affibbiata dalla madre (madre invero piuttosto severa e che già poneva parecchi limiti di uscita anche alla nostra amica). La nostra idea brillante fu dunque insegnare alla sorella minore a cantare "siam tre piccoli porcellin, dio la madonna e gesù bambin". Ovviamente la canzoncina attecchì subito e non ci fu verso di farla smettere, per cui al momento di tornare a casa assistemmo allo spettacolo della Sabrina che risaliva mesta la strada, con la sorellina di fianco che cantava i porcellini. Miracolosamente e smise appena prima di mettere piede in casa.
- naltro
1) le dico ma solo nei contesti "giusti" 2) con mia mamma non si poteva dire né schifo né casino ma ora anche loro le usano qualche volta. mio padre è celebre perché addirittura al posto di Cristo diceva Cristina d'avena come fosse davvero una bestemmia 3) dipende dal contesto. se sono fuori contesto mi disturbano.
- giuliadev
Cristina d'avena hahahah
- naltro