Neanche il sapone in bagno. Quando stamane il nuovo premier greco Alexis Tsipras è entrato nell’edificio del governo, non solo non ha trovato il suo predecessore, Antonis Samaras, ad accoglierlo, come da prassi. Il leader di Syriza ha trovato le stanze completamente svuotate. Via computer, documenti, carte, tutto. Immediate le reazioni nel mondo politico: dall’entourage di Tsipras fanno notare che si tratta di uno “sgarbo istituzionale”. Il secondo, da ieri, quando l’ex premier Antonis Samaras si è rifiutato di partecipare alla tradizionale cerimonia di passaggio delle consegne con il suo successore. Persino dal partito, Nea demokratia, sono arrivate critiche: l’ex portavoce del governo Karamanlis, in carica fino al 2009, di cui Samaras era ministro della Cultura, ha osservato in un tweet che “la grandezza nella sconfitta è il dettaglio che rende un capo grande”. Secondo Evangelos Antonaros l’atteggiamento di Samaras “danneggia il partito”. Una fonte di Nea demokratia, citata da “Keep Talking Greece”, ha replicato che “le regole sono fatte per essere rotte”. Ma un giornalista televisivo considerato vicino ai conservatori, Nikos Chatzinikolau, ha commentato: “Non mi spaventa la mancanza di una cultura politica. Mi spaventa il tipo di opposizione che Samaras ha intenzione di fare. Un’opposizione selvaggia è esattamente l’opposto di ciò di cui la società ha bisogno”. - Lopo

ammazza che rosicone. - sooshee

ricordiamoci di Letta... - Barbara Poppins