(Sulla scorta del post di Bob) Domanda: se il matrimonio non esistesse, cioè se per assurdo non fosse mai stato inventato, lo inventereste?
Cioè, vi verrebbe da dire tipo "Amore, quello che c'è tra noi è bellissimo, dobbiamo assolutamente coinvolgere il governo e gli avvocati nella nostra relazione, inventiamoci una roba così"? - Woland
è che il matrimonio non è quella roba, antropologicamente parlando almeno - thomas morton ☢
Mica parlo di antropologia, thomas (Fermo restando che, in una distopia del genere, io immagino anche che esisterebbero comunque degli escamotage fiscali per la reversibilità a chi te pare della pensione o le detrazioni, intesi come normali prodotti finanziari forniti dal pubblico o dal privato a piacere, perché ce ne sarebbe comunque richiesta anche per situazioni che niente hanno a che fare con la coppia) - Woland
don't split the hair. Se divorzi devi passare dalla legge, se ti sposi devi passare dalla legge. - Woland
è che mi sembra più una cosa del tipo: "quello che c'è tra di noi è molto bello, rendiamolo pubblico di fronte alla nostra comunità di riferimento assumendoci reciproci doveri e diritti". temo che in effetti sia utile e in gran parte inevitabile, quindi sì, se non ci fosse forse lo inventerei - thomas morton ☢
nella mia relazione non ci sono avvocati, a parte mio marito, beninteso - chiaratiz™
penso che la maggior parte delle coppie stabili lo inventerebbe, immagino che sia nato così - mario leone GOLUB MUOI
boh, a me pare ci sia un piccolo errore di prospettiva. mi sa che la cosa era del tipo "ehi, quello che c'è tra di voi è molto bello ma che ci crediate o no riguarda anche noi, rendetelo pubblico di fronte alla nostra comunità di riferimento assumendovi reciproci doveri e diritti". non so se. - Leonardo
Sì; sarebbe "quello che c'è tra di noi è molto bello, festeggiamo questa cosa così bella con le persone che ci vogliono bene e a cui vogliamo bene, ed assumiamoci reciproci doveri e diritti". - lester
manco sotto tortura - strega ❄
più che altro inventerei la reversibilità - ratavolòira
penso stia chiedendo se per chi ha scelto di sposarsi o pensa che lo farà sia una necessità sociale, individuale, emotiva tutte queste cose insieme - Shannafra
No, ma inventerei il divorzio lo stesso. In definitiva, sono divnetata sostenitrice del matrimonio perché sono una fan del divorzio, non per altro. - Alice Twain
non inventerei nè matrimonio, nè reversibilità. Accordi privati tra le parti per eventuali lasciti, ma non altro. - Francesco Pèlagi
messa così forse non lo inventerei, per quanto c'è del vero in quel che dice leonardo. da un lato è una costrizione da parte della comunità (ehi, mica penserai che ti puoi scopare mia figlia senza levarmela dalle palle?), ma non credo ci sia solo quello. e poi pure quello è utile. la comunità ha i suoi diritti - thomas morton ☢
ma il matrimonio in se si, il rito credo di no, nemmeno l'abitudine del rito anche in comune. - fewdayslate
+1 "utile e in gran parte inevitabile, quindi sì" (d'altra parte, io sono quella che quest'estate si è (ri)sposata dopo 17 anni di convivenza, proprio in virtù della convinzione del fatto che è opportuno assumersi reciproci diritti e doveri (motivo per cui sono contraria ai PACS (o DICO o quant'altro) e sono invece favorevole ai matrimoni omo)) - Franka®
"dichiariamo di fronte alla nostra comunità di riferimento la nostra intenzione di formare una famiglia E FACCIAMOCI DARE DEI SOLDI, che se non lo dichiariamo mica ce li danno", secondo me è andata cosí (per vari significati di "soldi") - Claudio Cicali
"ehi quello che siete è molto bello per cui rendUN MOMENTO MA SIETE RICCHIONI ALLORA NO NIENTE" - Craiv
Mah, accordi di ogni tipo si sono sempre fatti, quindi credo che qualche tipo di "patto" lo si sarebbe inventato, a prescindere dai riti - Stef
boh... dipende da che si intende (si se il primo commento di Thomas o lester) - corax
Cosa si intende per matrimonio? La formalità di mettere una firma in comune o in chiesa o il concetto di coppia convivente? Dal mio punto di vista la differenza è solo la firma che semplifica la vita dal punto di vista burocratico. A meno che per convivenza si intenda dividere le spese dell'appartamento senza nessun altro tipo di impegno. - Ciòlanka Sbilenka (PS)
Credo che Leonardo intenda che nel matrimonio non solo i coniugi si assumono diritti e doveri reciproci, ma è lo Stato (la legge, la società, chiamatelo come vi pare) che riconosce diritti alla coppia in quanto tale, e la coppia in quanto tale si assume doveri nei confronti dello Stato. - lester
Non vedo alcun "dovere nei confronti dello stato" che reinventerei - miki
il matrimonio storicamente nasce come un contratto stipulato fra famiglie, per proteggere i propri investimenti (aka la famiglia stessa), quindi il discorso era più "se quello che c'è tra di voi è molto bello lo decide la vostra famiglia", quindi direi che se fossi dalla parte dei padri lo inventerei per non perdere forza lavoro gratis, mentre se fossi dalla parte dei figli penso che la risposta sarebbe "grazie, ma no, grazie". se invece rapportiamo il discorso ai nostri giorni, beh, dire "amore, quello che c'è tra di noi è molto bello, facciamo che il suo svolgimento venga controllato da altri, secondo le regole della nostra comunità di riferimento", uhm, fatemi pensare. no. - eddie
(lester, non avevo letto. +1 anche da parte mia) - Franka®
You all proved my point (che era indirizzato solo a puntellare una mia interpretazione, per il resto le motivazioni post hoc ergo propter hoc le avevo già contemplate, così come quelle più genericamente affini al determinismo sociale) - Woland
(Comunque siete tutti partiti in automatico con una linea di pensiero orientata al "be', però se non ci fosse, allora la società/la comunità/la proprietà ecc.", quindi identificando il matrimonio come un istituto utilitaristico nato col fine di ottenere un beneficio interno a un determinato tipo di consorzio umano, neanche uno che abbia detto "io lo inventerei perché l'impegno di una vita in due dev'essere vidimato ufficialmente da una terza persona fisica o giuridica") - Woland
è meravigliuoso che qui in quattro e quattr'otto si ripercorra la storia del diritto coniugale da 800mila anni fa a oggi - AdRiX
Tutto ciò, Adrix, era finalizzato a una curiosità personale su una società distopica che per hobby ogni tanto mi figuro in testa (che mi ha portato a fare un superficialissimo sondaggino per sentire qualche altra percezione in merito senza alcuno scopo particolare), nella quale "mi sposo" potrebbe tranquillamente essere sostituito in toto da "Raga', me so messo co' Simona, volemo tipo vive inzieme pessempre e siccome semo contenti sabato famo na festa". Perché alla fine, se levi il portato socio-giuridico che ha assunto l'istituzione, è quello (poi ci sono gli annessi psicologici, in gran parte derivati dal portato stesso) - Woland
Poi, gli ottocentomila anni alle spalle sono indubbiamente interessanti, ma, ecco. - Woland
c'è anche una questione di tutela del coniuge debole, che in un'epoca di pari diritti non è più così sentita ma non è neppure un'esigenza del tutto scomparsa - Elvis Presley
Sono d'accordo, ma anche questo è un discorso a posteriori. Se ti rileggi la domanda del thread, è una cosa che richiede una risposta estremamente soggettiva e riguarda la percezione attuale + quella prospettica del matrimonio. Parte da un non luogo ("il matrimonio non esiste e non è mai esistito, chissà se lo inventerei in una società in cui non è strettamente necessario alla società stessa"), quindi non mi puoi rispondere cominciando con "Be', in questo luogo..." - Woland
(Forse potevo semplificare con "Vi piace l'idea di giurare amore eterno davanti a un prete o a un funzionario statale per ottenere un riconoscimento sociale? Se la risposta è sì: perché avete bisogno che la società, in forme variabili, assista e confermi la vostra unione? A che ve serve? Perché vi piace?" Ma sarebbe stato forse semplificare troppo) - Woland
in epoca nemmeno troppo lontana il matrimonio era proprio la formalizzazione del "raga, mi sono messo con simona" salvo il fatto che la società era molto meno individualista del'attuale quindi è davvero difficile concepire una situazione in cui ciò fosse affar tuo. ciò detto, puoi anche tenere clandestina la tua relazione con simona, oggi è senz'altro più facile, ma vedo l'esigenza anche psicologica di pubblicizzare la cosa - thomas morton ☢
Ma chi è che giura amore eterno? In comune poi. - Maya de Rorschach
Si fa per dire, maya, te pare? Thomas, boh, questo sarebbe da approfondire, magari sì, poi non lo condivido, ma capisco che questo sia affar mio. E manco a dire che sono contro i miei amici che si sposano, eh, e sono contento se mi invitano, però io continuo a vederla anche in quel caso come una festa cui sono stato invitato perché ci stiamo simpatici, tutto il resto mi è più misterioso, a tratti contorto. - Woland
(Again: potete continuare tra voi la discussione, la mia domanda è là sopra e la risposta base alla fine resta "Sì/No") - Woland
Io se non esistesse inventerei il teletrasporto. - Maya de Rorschach
io sono un vecchio porco anarchico, già sai - Storvandre FinisceQui
Mettilo nel nick - colleen moore
Brava Maya che ha capito lo spirito (teletrasporto obviously, matrimonio why) - Woland
Tutelare le parti deboli e i figli non mi pare tanto a posteriori, mi pare riguardi più il futuro. Che per molti è una cosa vaga e contorta, in effetti, specie se non appartieni alle due categorie di cui sopra. - bgeorg
ciao. scusa se te lo faccio notare ma il matrimonio fa parte di quello che antropologicamente viene detto "famiglia ritualizzata". appartiene a tutte le società, a tutti i livelli, in tutti i mondi e in tutti i tempi. un po' come il funerale che viene contestualizzato sul fronte della morte. ora io ho capito che non hai studiato antropologia epperò ti consiglierei di leggere un po' di roba che è stata scritta sull'argomento. perché sul serio la domanda che poni non ha molto senso. in virtù del fatto che storicamente ha avuto valenze diverse e solo negli ultimi 200 anni (dalla rivoluzione definita romantica) l'ammmorreee ci si è messo di mezzo. ciao. - lapiccolacuoca
colleen, non ci sta :( - Storvandre FinisceQui
bgeorg + sceffa, mi sa che l'avete presa un po' troppo sul pragmatico rispetto alle intenzioni. Comunque tutelare le parti deboli è un precetto che può esistere anche fuori dal concetto di matrimonio, nelle società evolute, previa altri tipi di leggi e "contratti". Altrimenti siamo sostanzialmente d'accordo col papa sul fatto che i figli sono protetti solo nel nucleo costituito dalla "famiglia tradizionale". E il punto di partenza, sceffa, non era sul "fino a qui", era "dal qui in poi", su un binario spaziotemporale diverso, e, per l'appunto, immaginativo. Insomma, non mi ci scervellerei troppo se poi il punto è rimarcare il come sono andate le cose fino a mo e come vanno adesso. - Woland
se la figa non esistesse riusciresti a immaginarla? - vertigoz
manfatti, mica ho detto che ti viene in mente di chiamarlo matrimonio, al momento lo chiami contratto tra due adulti di reciproca tutela che coinvolge i figli ecc. ecc. e pensi quasi quasi lo invento. poi però ti serve un nome breve. - bgeorg
Lol, lo stavo pensando prima, ma non è "immaginarla", è "crearla". E comunque quello non è un istituto, è una parte del corpo. - Woland
è ben più di questo, non siate blasfemi - Storvandre FinisceQui
certo puoi anche pensare: invento una cosa che coinvolge tutto il villaggio così i miei figli se li sciroppano tutti! poi però mi sa che devi prima inventare la comune freakkettona e diventa complicata. - bgeorg
Ma il contratto, in quel caso, può essere anche non necessariamente tra *due* adulti, ma solo tra un adulto e il bambino o tra sei adulti e il bambino, per dirla svincolandoci dal concetto nostro. "Matrimonio", come sai, significa tutto un altro sistema di cose (e volendo, di valori) - Woland
(Ecco, mi hai già messo in joke la risposta mentre la scrivevo, sei la solita vecchia volpe) - Woland
secondo me il villaggio prende te e tu moje e vi convince a sberle che ci dovete pensare da soli, ma sono un vecchio cinico. (non è ancora tu moje, ma insomma). - bgeorg
questo mi interessa. perché abbiamo deciso di formare delle coppie, e non magari dei terzetti o delle quadriglie? - vertigoz
perché la gente sono gelosi. - bgeorg
abbiamo deciso altrove che se il numero è dispari è asimmetrico e quindi illiberale (credo) - thomas morton ☢
Evidentemente finora è stato più funzionale così. Ma vale anche per il matrimonio, eh. La domanda a monte era appunto: da adesso in poi, immaginando un concetto evolutivo di società, se il matrimonio non esistesse, voi (tu e la tua ganza in quanto coppia), sentireste la necessità di inventare il "matrimonio" così com'è strutturato? - Woland
ma no, non credo, anche perché il matrimonio così come è strutturato non ha alcun senso. e ciò che lo rende insensato (in quanto tutela e bla bla bla) è proprio il divorzio. - vertigoz
Cioè, ne sentireste l'esigenza a livello personale? Non era un sondaggio preliminare a un disegno di legge, era una curiosità umana. - Woland
(France', con "matrimonio" intendo tutti gli annessi che comporta) - Woland
se io dovessi re-inventare la morale sessuale di un popolo inizierei con lo scindere il sistema dell'attaccamento, e dell'affiliazione, da quello sessuale. sono 3 sistemi distinti, il fatto che li abbiamo fusi fa solo confusione - vertigoz
Non ho letto gli interventi al tuo post, comunque no, vaffanculo le ufficializzazioni, gli avvocati il governo, i preti. - Stefano.HungBaoShi
serve qualcuno che abbia letto la repubblica negli ultimi 10 anni (non il quotidiano). - bgeorg
no, non ne sento l'esigenza a livello personale. infatti non sono sposato. - vertigoz
tu moje cosa ne pensa? - bgeorg
(Ma infatti guarda, non chiedevo a *te*, a te ti vedo tre/quattro volte al mese di media da più anni, mi so' fatto un'idea) - Woland
Io l'ho letta esattamente 13 anni fa, infatti hai ragione, non mi ricordo un cazzo. - Woland
a livello puramente personale no, a livello duale sì, infatti ci si sposa in due, cioè ci si mette d'accordo "senti ma mi sposi?" "mah, che bisogno c'è? è bello essere liberi, l'amore non conosce stupide restrizioni" "ti strizzo le palle" "ah, ok" - thomas morton ☢
bgeorg, gli interessi in una coppia possono divergere. il punto è che gli interessi che l'istituzione matrimonio tutela sono di natura economica e patrimoniale. - vertigoz
quindi io magari non ne sentirei l'esigenza, ma se fossi una ninfetta che sposa un ottantenne ho l'impressione che ne sentirei l'esigenza. - vertigoz
comunque penso che se non esistesse, verrebbe in mente di inventarlo ai soggetti deboli o in subordine ai loro parenti stretti riuniti (specie se dotati di nodosi randelli), mentre ai soggetti forti verrebbe in mente tipo l'harem. che tra parentesi è quello che dev'essere successo per davvero, in varie fasi. - bgeorg
esattamente - vertigoz
Per questo io mi sposerei (ninfetta, ottantenne, ecc) - Cesare Pyno Gattini
volevo aggiungere che non penso assolutamente che il matrimonio debba restare così com'è, se la società cambia devono cambiare anche le sue istituzioni - Elvis Presley
CPG è amante dell'ammore. purtroppo nunné ninfetta U_U - vertigoz
A soreta u___u - Cesare Pyno Gattini
in sostanza il difetto della situazione da tabula rasa che proponi, wol, è che ripartire da zero porta a rifare probabilmente tutte le cazzate già fatte che ci hanno portato qui, anche se magari non nello stesso ordine. questo peraltro è il difetto di tutti gli esperimenti di tabula rasa. o del buon selvaggio. in genere le cose o vanno uguale a com'è andata, o pure peggio. parte come laguna blu, ma finisce come travolti da un insolito destino. - bgeorg
Matrimonio, te ne devi puppare uno solo (beh, almeno fino a che non procrei). Comuni anni Sessanta/Settanta, te ne devi sciroppare tanti. A me alla fine pare il male minore. - mi volsi e considerai
Volevo dire pubblicamente grazie a Woland per questo thread bellissimo. - Smeerch
però c'è anche il rovescio: matrimonio te lo puppa una, comune te lo puppano tante (sostituzioni a/o ed e/i a piacere) - effemmeffe
Lol, ok, avevo capito l'analisi. - Woland
forse, ossia, non come la nutella che sarebbe un sì assoluto senza incertezze. - grinder sorpresa
ecco, già diverso, vedi. - Woland
bob draco sposato sposato - vertigoz
ahah - Woland