"Grazie dell'aggiornamento, Vincenzo. Lo aspettavo :)
Viste che le posizioni sono abbastanza consolidate, credo che a questo punto la lotta tenderà a spostarsi ancora di più sul tempo speso
Ciao"
- Roberto
"Ricordo che, appena dopo l'attentato di Boston, molti brand locali bloccarono i tweet schedulati per non creare imbarazzi.
La schedulazione dei tweet può essere senz'altro utile anche quando più persone di un social media team vogliono condividere uno stesso tweet ma non contemporaneamente.
Un altro servizio per gestire la schedulazione è Buffer.
Ciao e...grazie per la citazione :)
Roberto"
- Roberto
"Molto, molto bello. Veramente un ottimo esempio di storytelling innovativo.
Realizzato, tra l'altro, con materiali che si hanno già a disposizione."
- Roberto
"Me lo sono letto tutto :) Credo che bisogni iniziare dall'insegnamento all'uso consapevole di Internet già nella scuola dell'obbligo, per finire con l'applicazione delle leggi anti bullismo/stalking/diffamazione che ci sono già e necessitano al limite, imho, di un certo inasprimento.
Credo che limitare i canali di sfogo o imporre leggi per tentare di eliminare l'anonimato in rete non sia una soluzione efficace al problema ma, al contrario, lo sposti altrove (creando invece problemi dove l'anonimato ha senso per poter esprimere liberamente opinioni di dissenso civile).
Educazione e certezza della pena sono fondamentali per far capire che 1) l'anonimato in rete non esiste (basti pensare ai membri di Anonymous che ogni tanto l'FBI riesce ad arrestare nonostante tutte le precauzioni) salvo pochissime eccezioni di utenti con particolari abilità e 2) il display non protegge dalle (giuste) reazioni di chi subisce un torto.
Ciao.
Roberto"
- Roberto